In questi giorni spopola sul sito
“SEI DI VILLA D’ADDA SE ANCHE TU” il POST (pervenuto al nostro blog -
vaivilladadda.blogspot.com - rilanciato poi dal blog e dal profilo Facebook
della lista civica Filadda) relativo allo sfogo di una cittadina residente in
via Ludrini per il degrado derivante dalla mancata pulizia delle strade. L’esistenza
del problema è stata poi confermata da molti cittadini residenti in quella zona.
Ciò che ci ha stupito, rispetto
alla discussione che si è aperta, al di là di alcune eccentriche esternazioni
da parte di strenui sostenitori del Sindaco (addirittura si suggerisce ai
cittadini di comprare il catrame per coprire le buche come segno di senso
civico), è la risposta che “a nastro” veniva data da Siniscalchi: segnalare qualsiasi
problema all’ APP comunale, toccasana per risolvere i disservizi o i problemi
generati dalla gestione amministrativa del Comune.
In particolare, il Prof. Edoardo
Siniscalchi scrive “Grazie a tutti per i
suggerimenti e ricordatevi della APP. Chi vuole invece un po’ di eco e
visibilità va bene anche Facebook”.
Vediamo di fare alcune necessarie
precisazioni.
1. Il servizio di spazzamento strade è un servizio
pubblico profumatamente pagato dai Villadaddesi, che in teoria dovrebbe essere
svolto dall’appaltatore secondo precise regole contrattuali sulle quali
dovrebbero vigilare i tecnici e gli amministratori del Comune.
2. L’Applicazione (APP) a cui si fa riferimento è
sicuramente uno strumento utile e moderno, di cui non neghiamo i benefici. Ma
non può essere l’unico canale di comunicazione con l’amministrazione, o peggio
ancora il mezzo attraverso cui i cittadini devono richiedere ciò che è loro
diritto e che già pagano! Cari amministratori, non è che vi confondete con le
applicazioni per ordinare il cibo d’asporto? Non esiste ancora lo spazzamento
strade su richiesta!
3. Il Prof. Siniscalchi sembra dare una grande
importanza alla forma: la segnalazione sull’applicazione è gradita, quella
tramite social network su una pagina molto utile ed usata dai villadaddesi è
ricerca di eco e visibilità. Peccato che il Prof. stesso la utilizzi spesso e
che la maggioranza pubblichi i suoi contenuti.
4. Fa senz’altro piacere prendere atto che il Prof.
Siniscalchi ringrazi la lista Filadda per il suggerimento, peccato che su altri
suggerimenti, parimenti importanti ed interessanti, abbia espresso il proprio
diniego in Consiglio Comunale.
Ma questo prof da’ l’impressione di voler fare il ducetto.
RispondiEliminaSono rimasto basito quando durante un consiglio comunale si è autopromosso censore presentandosi con fare altezzoso tra il pubblico per redarguire malamente qualcuno che secondo lui stava filmando la discussione.
Forse si riteneva in classe a scuola a vigilare per non far copiare gli alunni?
Però lo scolaretto che ha rimproverato ha subito negato che stava filmando. Perché ha negato? Perché ha subito nascosto il cell?
RispondiEliminaE perché non avrebbe potuto filmare?
EliminaDove stava scritto?
Io non ho visto cartelli con divieti in aula consigliare.
Il professorino usa l'offesa mascherata ma sempre di offesa si tratta: "Chi vuole invece un po’ di eco e visibilità va bene anche Facebook”. Chi vuole eco e visibilità… Quasi una lesa maestà poiché, eco e visibilità, l'ha cercata e la vorrebbe solo lui. Peccato che tanta ambizione non cammina di pari passo con la capacità ma solo con la ruffianeria.
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