Sul Giornale di Merate di martedì 14 novembre campeggia in bella vista l’intervento del consigliere delegato alla cultura, Dr. Edoardo Siniscalchi, che scende in campo per difendere la scelta della maggioranza di “silurare il Dr. Marco Vannucci dal ruolo di bibliotecario della civica biblioteca di Villa d’Adda”.
Stavolta l’oggetto delle strali del professore non è il Dr. Marco Vannucci, reo solo di aver fatto crescere esponenzialmente la qualità del servizio bibliotecario e la quantità dei prestiti sia dei libri cartacei sia dei famosi e-book, ma la consigliera di minoranza, Martina Arrigoni, colpevole a suo dire di alimentare “la logica disfattista e la predilezione per la polemica”. E poi che la stessa “seppur giovanissima si rifà ad un modello politico ormai sorpassato, la politica dello scontro è ormai superata. Il futuro, in politica, è la capacità di mediare interessi contrastanti e tendersi una mano. Vedo molta più disponibilità al dialogo negli adulti del gruppo di opposizione «Filadda» che nei giovani”.
Per fare chiarezza, riportiamo integralmente l’intervento della consigliera pubblicato sul Giornale di Merate la scorsa settimana oggetto della riflessione del Dr. Siniscalchi.
Filadda. Il consigliere Martina Arrigoni punta il dito su un’altra conseguenza politica « Il sindaco ha minato la credibilità di Siniscalchi»
«Riteniamo che sia quantomeno scorretto “silurare” un professionista che ha lavorato bene, venendo apprezzato dai cittadini, per un disaccordo sorto in ambito politico».
Nel valutare la riconferma o meno del bibliotecario Marco Vannucci, secondo Martina Arrigoni- consigliere del gruppo di minoranza “Filadda” - gli ambiti politici e professionali sarebbero dovuti rimanere divisi. «In democrazia ognuno ha il diritto ed è libero di avere le proprie idee».
Arrigoni ha rilevato anche la nascita di un problema politico: «Rimango basita dalla situazione paradossale che si è creata fra il sindaco Gianfranco Biffi e il consigliere Edoardo Siniscalchi, al quale lo stesso Biffi ha conferito la delega alla Cultura. Un mese fa, in consiglio comunale, Siniscalchi ha difeso strenuamente una determinata posizione. Adesso le dichiarazioni del sindaco Biffi smentiscono quanto affermato da Siniscalchi. Andrebbe fatta chiarezza. Mi dispiace per Siniscalchi, questa situazione, politicamente parlando, ha minato il suo ruolo e la sua credibilità».
Non vogliamo prendere le difese di nessuno, ma a questo punto ci chiediamo:
Dr. Siniscalchi a che gioco vuole giocare?
Non ci sembra che nelle affermazioni della consigliera Arrigoni Martina siano individuabili comportamenti che alimentano l’odio e la divisione, a meno che lei voglia vedere sottointesi che non ci sono e che solo Lei riesce a intravedere.
Esprimere il proprio punto di vista sulle contraddizioni presenti nei due testi, tra l’altro allegati ad atti pubblici, ci pare il minimo che una persona che svolge un ruolo pubblico debba fare.
Se poi lei vuole fare il gioco delle tre tavolette, come pare emergere dalle sue dichiarazioni, è liberissimo di farlo, ma noi non ci facciamo certamente incantare.
Anzi, su questo punto vorremmo ricordarle che il comportamento da Lei censurato (ricerca dello scontro e modo sorpassato di fare politica) è lo stesso comportamento da Lei tenuto in questa vicenda.
Non a caso è lei, che si è esposto in modo improprio per sostenere una tesi improbabile sulla cacciata del Dr. Vannucci dal ruolo di bibliotecario.
È il sindaco, che lei sostiene, che in questo caso, ha scelto un modo di fare politica che non è quella del passato, ma del trapassato remoto ricorda il sistema monarchico e/o dittatoriale.
Concordiamo con Lei che il futuro della politica sono il dialogo e la capacità di mediare interessi contrastanti, ma ci permetta di aggiungere anche che per noi la politica è COERENZA, ONESTA’ INTELLETTUALE, RISPETTO DELLE REGOLE E RISPETTO DELL’ALTRUI PENSIERO.
In conclusione, riportiamo integralmente il testo da Lei letto nel consiglio comunale dell’8 settembre e quello del Sindaco del 26 ottobre.
Dichiarazione Consigliere Edoardo Siniscalchi dell’ otto settembre 2017.
Al Consiglio Comunale
di Villa d'Adda (BG)
In risposta all'interrogazione da Voi presentata e per ciò che concerne l'intenzione, sottolineo intenzione, della Amministrazione Comunale di non rinnovare l'incarico per la gestione dei servizi bibliotecari all' Associazione Passioni & Futuro, ci preme esprimere le seguenti considerazioni. Nel primo punto della suddetta interrogazione ci viene chiesto quali siano le scelte che sottendono alla decisione di mancato rinnovo: questa scelta è in primo luogo mossa da motivazioni di ordine pratico e culturale. Passioni & Futuro, il cui Presidente è il Dott. Marco Vannucci e il cui operato non è mai stato messo in discussione, ha portato a termine importanti iniziative, ma ciò non vuol dire che non vi sia la possibilità di andare oltre, cercando nuovi stimoli e nuove iniziative. Dai media, dai giornali e dal tam tam di paese mi è sembrato di percepire che la figura di Vannucci (e non il ruolo di Passioni & Futuro) sia visto come il non plus ultra della cultura: ebbene, egregi Consiglieri della Minoranza, così non è! Non un uomo e non un associazione possono dirsi l'unico avamposto e l'unico garante della Cultura; mi è sembrato di leggere quasi di una figura psedo-mitologica il cui volo lascerebbe immensi e incolmabili vuoti: evidentemente dietro questa Vostra strenua difesa vi è dell'altro. Di contro è comunque doveroso ribadire che l'operato di Passioni & Futuro è obiettivamente positivo ma non impeccabile: io stesso, quando ancora non ero membro dell’Amministrazione di Villa d'Adda, in alcune discussioni private con il Sig. Vannucci ho avuto la possibilità confrontarmi pacatamente sul ruolo del digitale nella cultura e nelle biblioteche: ebbene ·penso che sia ad oggi innegabile che l'impegno del Dott. Vannucci e di Passioni & Futuro per implementare il digitale è stato minimo. Le iniziative sugli e-book e sul prestito dei libri digitali quasi nulli. Oggi gli e-book rappresentano il futuro: costano meno e sono più potenti! Ovviamente non intendiamo eliminare o soppiantare in toto il cartaceo che di tanto amore gode anche da parte mia: il nuovo però deve procedere. Non mi si venga ad obiettare l'inadeguatezza dei mezzi e non si venga per lamentarsi dei computer o di una loro presunta inadeguatezza: sarebbe scalata inutile su scivolosi specchi. Le iniziative culturali proposte, per la stessa formazione culturale del Dott. Vannucci, come lo scrivente laureato in Lettere e uomo di cultura umanistica, pur rimanendo validissime hanno avuto un taglio non esclusivo ma prevalentemente di natura umanistico-letterario. Ebbene oggi Noi proponiamo un nuovo iter in cui, a quanto di positivo operato da Passioni & Futuro e dal Dott. Vannucci, si possa affiancare un nuovo input di taglio più scientifico. Le scienze esatte, la Fisica e le altre Scienze daranno una nuova luce a e nuovi stimoli agli incontri e allo stare insieme in Biblioteca. Per ciò che concerne gli altri punti della vostra interrogazione mi sembra prematuro dover rispondere adesso: Passione Futuro gestirà i servizi sino a Dicembre del corrente anno. Le soluzione sono attualmente allo studio, anche se fondamentalmente sono due: un'altra Associazione (soluzione economicamente sostenibile) o affidamento al Sistema Provinciale (soluzione che tutti sanno essere più costosa). Mi preme inoltre ricordare che la Scuola, La Biblioteca e le Associazioni culturali in generale non dovrebbero "fare" politica: non voglio entrare nel merito ma forse in passato così non è stato. Questa Amministrazione, solida e coesa, raccoglie comunque un'eredità importante del passato: la cultura e quindi i suoi luoghi, come la biblioteca, non devono avere colore politico. La biblioteca e i libri educano sì, ma al pensiero critico e alla libertà di arbitrio, senza condizionare. E' questo un momento per riflettere.
L'Amministrazione intende rinnovare il quadro culturale di Villa d'Adda e intende far sì che la biblioteca non sia più solo il luogo dei caffè letterari, che pur tanto ho apprezzato e apprezzo. La nostra biblioteca diverrà il luogo della cultura popolare, della Scienza e del libero pensiero non condizionato e non condizionabile.
Saranno i nostri giovani, i ragazzi di Villa d'Adda a portare la Biblioteca oltre. Non conta solo il numero dei prestiti che pure è un dato importante: saranno i nostri giovani, i giovani di Villa d'Adda a portare ancora più in alto la biblioteca: la cultura a Villa d'Adda c'era prima che arrivasse e Vannucci e ci sarà anche dopo che il Dott. Vannucci sarà andato via!
Villa d'Adda, 08 SETIEMBRE 2017
Con Osservanza
Edoardo Siniscalchi
Dichiarazione Sindaco del 26 ottobre
Come promesso nel consiglio del 8 di Settembre vi porto a conoscenza della scelta fatta dall’amministrazione in merito alla gestione della biblioteca dal 2018 in poi.
A fine 2015 in sostituzione della dipendente comunale che aveva raggiunto la pensione, avevo proposto alla giunta la candidatura del sig. Vannucci, successivamente è stata accettata ed è stata stipulata una convenzione biennale.
Verbalmente abbiamo dato carta bianca per la gestione della biblioteca, a conoscenza della sua passione per la politica e della sua appartenenza al Movimento Tricolore, l'unica richiesta è stata: In biblioteca non si fa politica!
Sulla gestione dei caffè letterari che hanno dato notorietà al sig. Vannucci non faccio commenti.
Veniamo al 2017 al periodo preelettorale.
Sintetizzo solo la parte finale, dove dopo diversi mesi di incontri del gruppo El@ ai quali ha partecipato anche il sig. Vannucci, dopo averci sottolineato ripetutamente che la conduzione della campagna elettorale da me proposta avrebbe portato a un solo risultato, la sconfitta, di sua iniziativa dopo più tentativi ha cercato soluzioni alternative, questo anche in biblioteca, a fine Marzo a soli 2 mesi dalla scadenza elettorale ha convinto e proposto al gruppo El@ una candidatura a sindaco alternativa al sottoscritto.
Il gruppo El@ ha ritenuto di proseguire sulla strada tracciata e il risultato è a conoscenza di tutti.
Nella presentazione della lista del 28 Maggio che si è svolta in sala civica mi è stato chiesto se il rapporto con Passioni e Futuro nella gestione della biblioteca sarebbe proseguito, la mia risposta è stata che in caso di riconferma le priorità erano altre e che la decisione della giunta sarebbe stata prima di fine anno.
A metà Agosto la signora Loretta ha chiesto incontro per affrontare il programma del progetti da portare avanti.
In conseguenza della richiesta abbiamo ritenuto di discutere in anticipo in giunta il futuro della gestione della biblioteca. Tale argomento si è discusso nella giunta del 11 Agosto.
Nella distribuzione degli assessorati e delle deleghe, la cultura e giovani è stata affidata al consigliere Siniscalchi con la collaborazione del consigliere Roncalli.
La gestione e la riorganizzazione della biblioteca spetta a loro.
Nella discussione in giunta sull’operato del sig. Vannucci è emerso che a seguito del suo atteggiamento e delle sue iniziative personali, la fiducia in lui riposta è venuta meno da parte di tutta la giunta presente. Al contrario l’operato della signora Loretta è stato giudicato molto positivo.
In aggiunta il consigliere Siniscalchi ha esposto la sua proposta di gestione futura della biblioteca.
Una curiosità, l’ultimo caffè letterario a Villa d’Adda si è svolto in Maggio, il mese successivo le iniziative si sono spostate a Brivio.
Il non rispetto delle disposizioni date e le nuove prospettive di gestione della biblioteca hanno determinato la nuova scelta dell’amministrazione.
Il proseguimento della gestione della biblioteca nel 2018 sarà affidata ad una nuova associazione.
Non crediamo sia necessario essere laureati in lettere per comprendere il senso delle parole scritte.
Siniscalchi si espone per difendere una scelta, che, alla luce poi dell’intervento del sindaco, si rivela ipocrita e fuorviante.
Biffi molto candidamente conferma quanto da tempo si diceva in paese sulle vere ragioni dell’allontanamento del Dr. Vannucci; non ragioni tecniche o professionali, ma solo ragioni di antipatia personale perché Vannucci ha avuto il coraggio di affermare che forse alla corsa per la poltrona di sindaco era più opportuno candidare una nuova figura, più giovane e meno compromessa con i fatti amministrativi del passato.
Il resto, Dr. Siniscalchi, ce lo lasci dire, è il solito teatrino della politica di cui lei sta suo malgrado impersonando l’attore protagonista.
Una botta al cerchio facendo apparire l’avversario politico una persona non affidabile, una alla botte per ammantandosi di falso buonismo.
Prima di parlare dimostri come ha sempre fatto la consigliera Arrigoni Martina che le cose che afferma sono in primo luogo vere e fondate su fatti concreti (applicazione del metodo scientifico), poi potrà sentenziare.
Infine, si ricordi che le persone serie esprimono il loro pensiero in modo rispettoso perché questo è un loro diritto ed un loro dovere, mentre attaccare bassamente accusando chi non la pensa come lei di praticare la politica della divisione lascia il tempo che trova.
Lo hanno fatto in tanti e tutti hanno fatto una brutta fine.
In conclusione si ricordi che avere la “schiena dritta” non è un difetto è un pregio.