Tra circa nove mesi saremo chiamati al rinnovo del Consiglio Comunale. Tanti cittadini di Villa d’Adda probabilmente non lo sanno, come non conoscono le cause che hanno determinato la prematura conclusione della mandatura amministrativa Biffi & Cattaneo, durata solo tre anni.
Noi della redazione del blog “Vaivilladadda” abbiamo certamente rappresentato una voce molto critica rispetto alle scelte della maggioranza, non perché ci fosse particolarmente antipatica, ma perché crediamo che essere CITTADINI significhi, in primo luogo, assumersi la responsabilità di dire ad alta voce il proprio pensiero, con chiarezza, onestà, senza se e senza ma, mettendoci la faccia fino in fondo e documentando con i fatti le proprie posizioni.
Dobbiamo dire che molti hanno tentato di tapparci la bocca: velate minacce verbali, diffide pervenute da soggetti singoli e da legali, denunce per diffamazione, offese ed attacchi personali sulla stampa locale sono stati il modus operandi di chi, ritenendoci personaggi scomodi, ha tentato intimorirci.
Ma in noi ha prevalso la voglia di informare correttamente i nostri concittadini, documentare le nostre opinioni con dati inoppugnabili e, in poche parole, di essere intellettualmente onesti per raccontare sempre la verità che emerge dai fatti.
Tanti si chiederanno chi ce lo fa fare e anche noi tante volte ci siamo post la stessa domanda. Sarebbe certamente stato più facile osannare il “potente” di turno, far finta di niente, curare i propri interessi e seguire la filosofia per cui non essere critici sia più vantaggioso.
Ma, ampliando la nostra riflessione e il nostro orizzonte, dove ci porta tutto questo? Ad una società in cui i “furbetti” la fanno sempre franca, dove l’amico dell’amico trova sempre la soluzione conveniente ai suoi problemi, dove la gente si disinnamora della cosa pubblica perché “tanto non cambia mai niente e sono tutti uguali”.
In questo modo, la maggioranza silenziosa dei cittadini onesti, ligia al proprio dovere e rispettosa delle leggi subisce le decisioni di una minoranza che può essere incompetente, arrogante ed incapace e che fonda il suo potere proprio sul disinteresse dei più.
Ma ciò significa rinunciare a decidere e delegare, talvolta a degli incompetenti, scelte che riguardano il nostro futuro. Mentre molti di noi sono in cassa integrazione, hanno perso il lavoro e faticano a trovarne un altro, si sentono strozzati dalla pressione fiscale (che ormai supera il 50% dei nostro reddito reale), andranno in pensione a 67 con cifre da fame ed i nostri figli non hanno lavoro, i nostri politicanti, dopo aver distrutto l’economia, si spartiscono lauti stipendi (20.000 euro mese) e percepiscono dopo cinque anni di mandato laute pensioni.
Ma di chi è la colpa di tutto ciò? Nostra, di quelli che fanno finta di niente, di quelli che subiscono supinamente le scelte di altri senza riflettere, ragionare e capire.
Se ognuno di noi prendesse cinque minuti di tempo e facesse una analisi delle cose che non vanno partendo da quello che gli è più vicino, e poi, invece di fregarsene, iniziasse a ragionare su come cambiare in meglio il paese in cui vive e confrontasse le proprie idee con gli altri, avremmo a disposizione un ventaglio di possibili soluzioni ai problemi comuni.
Noi crediamo sia arrivato il momento di cambiare e il nostro impegno, in questo senso, ne è un’umile testimonianza. L’impegno e le scelte, sicuramente forti e radicali, dei consiglieri Arrigoni, Carsaniga, Milesi e Posa lo hanno dimostrato nei fatti.
Cambiare su può, bisogna volerlo. Noi lo vogliamo e metteremo le pagine di questo blog a disposizione a chi vorrà ragionare e costruire un paese nuovo, dove la voglia di essere utile e di trovare nuove soluzioni ai problemi della gente siano il motore trainante.
Per fare questo è necessario mettere da parte le invidie, la diffidenza, i rancori.
Partire da ciò che unisce, dalla voglia di cambiare in meglio, dal dialogo e dal confronto aperto. Se in tanti sapremo fare questo, il risultato sarà positivo; se, invece, continueremo a dividere, parcellizzare e accusare il risultato sarà quello di distruggere il nostro futuro.
Quest’idea è una scommessa? Forse. Una illusione? Assolutamente NO.
Questo appello e l’impegno che ne deriva lo consideriamo - innanzitutto per noi - un dovere civile necessario ed indilazionabile.
Abbiamo deciso di lanciare adesso questo appello per due motivi fondamentali:
a) perché siamo profondamente convinti che la concretizzazione di tutti questi obiettivi sia una precondizione perché possa svolgersi una corretta dialettica amministrativa nell’interesse della comunità villadaddese;
b) perché se lo avessimo proposto fra qualche mese - in campagna elettorale - il pericolo di travisamento e strumentalizzazione sarebbe stato scontato e se lo avessimo presentato a elezioni avvenute facile sarebbe stata l’accusa della maggioranza – qualunque fosse quella uscita dalle urne – di un tentativo di forze della minoranza sconfitta di creare difficoltà alla Giunta appena eletta.
Vogliamo, infine, dire in modo chiaro ed inequivoco che questa non vuole essere un’iniziativa contro qualcuno, ma per tutti e aperta al contributo di chiunque.
Se vuoi dare il Tuo contributo e vuoi essere informato scrivi all’ indirizzo mail: vaivilladadda@gmail.com. Sara nostro impegno tenerti aggiornato sulle iniziative e sui momenti di riflessione che organizzeremo nei prossimi mesi.
meno male che qualcosa si muove, pubblicate date e luoghi dei prossimi incontri che io ci sarò; non voglio candidarmi ma portare le mie esperienze acquisite in oltre vent'anni di amministrazione pubblica nel paese nativo. L'importante sono: democrazia, legalità, trasparenza, dibattito, condivisione e decisione sul da farsi.
RispondiEliminaCondivido ed apprezzo la proposta, invece di lavorare nell'ombra bisogna avere il coraggio di uscire allo scoperto. Ben vengano iniziative di questo tipo. Adesso è arrivata la fase della costruzione del futuro con gente nuova e vogliosa di cambiare finalmente in meglio questo paese.
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