RICEVIAMO DA MARTINA ARRIGONI E PUBBLICHIAMO.
Ho letto la risposta del Prof. Siniscalchi al breve commento da me rilasciato al Giornale di Merate in merito alla querelle biblioteca - Dott. Vannucci.
Sono basita dal tono aggressivo con cui parla di me, perché mi attribuisce comportamenti che non ho mai assunto e atteggiamenti che non mi appartengono. Inoltre la sua reazione mi è parsa del tutto spropositata rispetto alla materia del contendere.
Cercherò di rispondere brevemente agli attacchi subiti, per poi chiudere in modo definitivo una polemica che sta assumendo i toni del grottesco: come Siniscalchi ha dei progetti concreti da realizzare, così io ho sicuramente occupazioni più costruttive.
Negare che ci sia una divergenza profonda tra la risposta da lui data in Consiglio Comunale a settembre e le motivazioni espresse dal Sindaco Biffi a ottobre è ridicolo.
Siniscalchi ha fatto delle considerazioni tecniche sulla necessità di incrementare l’utilizzo degli e book e di porre l’attenzione sulle discipline scientifiche: pur non condividendo le sue ragioni, le rispetto e le accetto, sperando di ricredermi.
Il Sindaco invece ha affermato che la fiducia in Vannucci è venuta a meno nel momento in cui non ha condiviso la sua candidatura e ha proposto al gruppo El@ di orientarsi su un’altra figura per il ruolo di primo cittadino.
In che modo questi due interventi vanno nella stessa direzione?
Probabilmente il Siniscalchi fa riferimento al fatto che sia lui sia il Sindaco hanno sostenuto che Vannucci “faceva politica” in biblioteca, senza che nessuno dei due fornisse alcuna prova a supporto di questa grave affermazione.
Sfugge, tuttavia, al Prof. che tale considerazione assume sfumature completamente diverse nei due interventi. In particolare, nella risposta all’interrogazione proposta dal Consigliere Iaconis e firmata da Siniscalchi si parla in generale di un atteggiamento poco professionale del Dott. Vannucci per la sua tendenza ad affrontare temi politici sul posto di lavoro. Mi preme sottolineare che ad oggi non sono ancora state fornite prove a supporto di ciò, mentre sono numerose le testimonianze in senso diametralmente opposto.
Il Sindaco invece ha specificato che, dal suo punto di vista, il fare politica del Dott. Vannucci consisteva nel sostenere il candidato rivale in biblioteca.
Passo ora all’affermazione che la Arrigoni è un perenne attacco a tutto e a tutti: non mi pronuncio sulla formulazione del periodo in italiano (alla frase ad effetto avrei preferito argomentazioni) e mi limito a ricordare che esprimere la mia opinione non è un crimine, ma un mio diritto.
Siniscalchi, mi rivolgo direttamente a te: se ci troviamo in disaccordo o se condanno la modalità con cui la maggioranza affronta determinate vicende, non devi farne una questione personale e considerare il fatto come un attacco.
L’accusa più paradossale del Prof. è quella di essere giovanissima, ma di fare politica secondo un modello sorpassato, ossia quello dello scontro. La mia colpa è aver risposto a una precisa domanda del Giornale di Merate su cosa pensassi degli sviluppi e delle novità emerse in merito alla questione Vannucci - gestione biblioteca.
Ho per caso cercato lo scontro? Mi sono limitata a commentare una realtà già sotto gli occhi di tutti: lo stesso Sindaco a settembre, dopo l’intervento di Siniscalchi, aveva promesso che a fine ottobre avrebbe illustrato le reali motivazioni del “siluramento” di Vannucci.
Quale sarebbe stata la mia responsabilità nell’evidenziare quanto ciò sia contraddittorio e quanto sia dannosa per Siniscalchi tale situazione?
È come se il marito o la moglie, scoperto un tradimento, se la prendessero con l’amante!
Tra l’altro, io ero anche sinceramente dispiaciuta per la posizione scomoda in cui il consigliere si è ritrovato e questo traspare chiaramente dalle mie parole.
A proposito di modelli sorpassati, sfugge a Siniscalchi che sollevare dal suo incarico un uomo di cultura per un disaccordo politico non è certo un metodo di fare politica innovativo e aperto al dialogo, anzi richiama delle tristi pagine della storia.
Però sono io la vecchia rinchiusa in un corpo da giovane!!
P.S. rispondo a nome mio semplicemente perché io mi sono confrontata con la stampa e a me Siniscalchi ha rivolto le sue critiche. Il parere da me espresso sulla vicenda è condiviso appieno anche dagli altri consiglieri di minoranza, con i quali non ci sono mai stati contrasti o scontri sulle idee e sull’indirizzo del nostro operato.
Smentisco qualsiasi pettegolezzo circa divisioni interne al nostro gruppo, che sono state sicuramente alimentate dall’insensata distinzione di Siniscalchi tra adulti e giovani del gruppo consigliare Filadda e dall’insinuazione di un qualche conflitto generazionale.
Siniscalchi, facci un favore: preoccupati del tuo gruppo e coltiva le relazioni al suo interno, concentrati sui buoni progetti culturali che stai sviluppando e, soprattutto, non sentenziare su rapporti umani e politici che non conosci e non ti riguardano.
Martina Arrigoni
Questo prof mi sembra affetto da mania di protagonismo ad ogni costo.
RispondiEliminaCol Chioso dura poco!
Entrambi dovranno guardarsi bene le spalle. Da una parte il sindaco che si sente onnipotente mal digerisce i "sapientini" dall'altra il prof che smania per prendersi la scena.
EliminaLa risposta di Vannucci nel blog Filadda è strepitosa!
RispondiEliminaRiportiamo qui la risposta di Vannucci a Siniscalchi pubblicata sul blog Filadda,certi che non ce ne vogliano Vannicci ed il blogger di Filadda.
EliminaApprofitto del vostro spazio per pubblicizzare il nuovo romanzo che sto scrivendo, se tutto andrà bene uscirà in primavera prossima, al caso ho scelto un pezzetto per sottoporlo alla vostra gradita critica. Sia chiaro: un pezzetto scelto a caso, parola di giovane marmotta. Sapete com'è, tra giovani, ci s'intende.
L’unico che non ha capito sono stato io, in un sussulto di riflessione afferro di aver agito in buona fede ma ho sbagliato nell’ inerpicarmi per le montagne imperfette. Non ho mai detto di essere il migliore, però qualcuno avvisò che mi pongo male. Sarà per quel briciolo d’intelligenza che mi porto addosso ma non capirò mai come potrebbe far paura, casomai è la stupidità che dovrebbe fare paura. L’intelligenza crea competitività, ma la stupidità è imprevedibile. Con un individuo intelligente puoi controbattere con le parole, con un idiota ti difendi solo facendo a botte. Ed io, a botte, non ho fatto mai. Per questo, la stupidità, mi fa paura. Scavo nei libri per ricordare un aforisma di Socrate: costui crede di sapere mentre non sa, io almeno non so e non credo di sapere. Questa piccola differenza mi fa sembrare di essere più sapiente di quel che sono, perché non credo di sapere quello che non so…. Così parlò il grande filosofo greco. Magari l’avessi studiato meglio, aggiungo da sciocco qual sono, non sarei stato zitto anche quando sapevo.
Marco Vannucci
Quando la classe non è acqua. Le persone corrette esprimono le proprie idee anche a costo di rimetterci. Quelle scorrette si allineano usando il loro poterino per far piacere al capo.
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