Il mese di dicembre è stato, per l’amministrazione a guida Biffi, un mese di intense emozioni.
Dopo l’exploit contro il vecchio compagno di viaggio Posa Antonio, nel corso del consiglio comunale del 27 novembre 2015, ecco il grande annuncio: Piano Cava, “colpo grosso” della Giunta Biffi.
Nell'articolo, il sindaco rivendica con orgoglio il merito di aver portato alla conclusione il cosiddetto «Piano cava», una questione che si trascinava da una ventina d'anni .
«Questo è il colpo grosso dell'Amministrazione - ha spiegato Biffi - Tanti sindaci prima di noi hanno tentato di chiudere la questione, nessuno ci è riuscito.
Anche il Pgt che è stato approvato non ha portato alla soluzione auspicata per il recupero dell’area cava».
Aggiunge il sindaco: "Nel gennaio del 2014 abbiamo iniziato a esaminare la pratica per arrivare a una possibile soluzione che mettesse d’accordo anche i tre proprietari dell'area."
Sono emerse quattro situazioni da affrontare e risolvere prima di arrivare alla soluzione finale.
La prima era costituita da un'area di circa 3mila metri quadrati di proprietà di Pietro Biffi che potrebbe essere sequestrata a seguito di un’indagine dei Carabinieri nata in conseguenza alla denuncia di un cittadino. (n.d.r. l'esposto era stato presentato dal compianto Francesco Arrigoni, anima e corpo dei El@ versione 1.0, che era stato sostenuto in questa scelta da tutto il gruppo consigliare, quindi anche da Cattaneo Franco e Villa Franco, allora consiglieri comunali ed oggi esponenti di spicco della nuova El@ targata Biffi).
Ad oggi la sentenza non è stata pubblicata e di conseguenza il "Piano cava" può procedere.
La seconda questione è nata in seguito all'intervento dell'Arpa avvenuto nel 2008 su un'area utilizzata come deposito: l’iter coordinato dall’Amministrazione ha portato dopo sette anni a una soluzione finale che prevede la bonifica a carico dei proprietari attuali, la società Saco Srl Martinelli di Papini e Savini e i precedenti proprietari Forniture Edili Srl.
Un ulteriore problema era la vecchia strada comunale di via Zappello all’interno della cava, che non esiste più ed è stata sostituita con un'altra strada non regolarizzata o accatastata. Infine, ha costituito un ostacolo l'edificio di proprietà di Forniture Edili Srl costruito provvisoriamente e mantenibile solo fino alla definizione ed ultimazione dell’iter burocratico del piano di recupero della ex cava San Martirio».
Continua il sindaco: «Nel maggio del 2014, vista la volontà dei proprietari di portare avanti il progetto, abbiamo ritenuto di prorogare di un anno la convenzione relativa al capannone Forniture Edili. Il 13 maggio abbiamo ricevuto il progetto e la bozza della convenzione e abbiamo avanzato la richiesta che alla firma dell’accordo i proprietari avrebbero anticipato gli oneri relativi alla esecuzione della stazione ecologica, pari a 200mila euro entro l’anno 2015. Ricordo che l’importo dall'aggiudicazione della gara portata avanti da "G.Eco" è di 207mila euro e gli oneri acquisiti dai tre proprietari coprono quasi completamente questi costi. In aggiunta, ci sono anche 3mila metri di area individuata dall’Amministrazione che è l’area esterna Chopin, attualmente di proprietà di Forniture Edili che ha un valore di 126mila euro, e altri 3mila di area scelta dall’Amministrazione che è l’area di proprietà della parrocchia San Martirio di pari valore.
In conclusione, dopo 22 mesi di lavoro tra Amministrazione e proprietari, la firma della convenzione può portare al recupero dell'area di Pietro Biffi, che se verrà sequestrata dopo la bonifica a carico del proprietario, diventerà comunale; alla bonifica dell'area soggetta a caratterizzazione di proprietà Savini e Papini e alle regolarizzazioni della strada comunale via Zappello e dell'immobile di Forniture Edili».
In conclusione il piano cave risolve l'annoso problema di tre operatori economici: Biffi Pietro, già titolare della Biffi s.p.a, Forniture Edili s.r.l., Saco di Martinelli e Savini .......
Dall'articolo si evince che la comunità di Villa d'Adda riceverà in cambio:
- 200 mila euro in danaro che verranno utilizzati per pagare la stazione ecologica;
- 6 mila metri quadrati in località San Martirio (per intenderci area festa e fascia compresa tra via Marconi, cimitero e centro commerciale, per un importo stimato di circa 300.000 euro).
La ricostruzione dei dati, sulla base delle dichiarazioni pubbliche del Sindaco, ci porta a supporre un'entrata straordinaria di €. 500.000,00, di cui in danaro contante circa 200.000,00, già investiti nella stazione ecologica. (n.d.r. se i dati fossero errati chiediamo cortesemente a chi li detiene di rettificare le nostre analisi).
Fatta questa doverosa ricostruzione di cronaca vediamo innanzitutto di che cosa stiamo parlando e quali sono “carta canta” gli elementi di riflessione sui quali crediamo sia opportuno soffermare la nostra e vostra attenzione.
L’area di cui stiamo discutendo è una porzione di circa 160.000 mq ( nella foto colorata in azurro) ripartita in quattro proprietà posta a nord ovest del territorio comunale compresa tra il fiume Adda e la stada provinciale SP 169.
Questa zona dall’inizio degli anni ‘50 e fino ad inizio anni ‘70 è stata oggetto di intensa escavazione di inerti.
Successivamente l’area è stata in parte utilizzata per deposito e nel tempo si è rinaturalizzata come evidenzia del resto anche la foto aerea.
In passato, la vicenda dell'area cava era stata oggetto di dure contestazioni da parte del gruppo consigliare El@ versione 1.0, quello che aveva come protagonisti Arrigoni Francesco, Castelletti Stefano, Posa Antonio e comprimari Cattaneo Franco e Villa Fabio.
Noi siamo riusciti a scovare negli archivi di El@ il volantino distribuito nel novembre 2008, nel quale il gruppo consigliare contestava la scelta fatta dall'amministrazione Carsaniga e che ora il sindaco Biffi ha sposato con entusiasmo.
Ve lo riproponiamo affinché tutti voi possiate rendervi conto di quanta passione ed attenzione vi era nelle riflessioni di chi guidava il vecchio gruppo El@ e quanta superficialità vi sia nell'attuale gestione!
Ma andiamo per ordine.
Novembre 2008. El@ pubblica un focus sulla questione. Nel documento si legge che nel luglio 2008 il gruppo (n.d.r il consigliere Francesco Arrigoni) scopre che l'amministrazione Comunale sta portando avanti una proposta di sistemazione della cava di San Martino datata Marzo 2008.
Al fine di rendere maggiormente leggibile il testo riportiamo qui di seguito in corsivo i passaggi più significativi:
(…) A seguito di queste dubbie scelte urbanistiche, in data 25 ottobre 2008 la Lista El@ ha presentato una mozione per sollecitare l’avvio della redazione del PGT, visto che in 3 anni e mezzo (marzo 2005 ottobre 2008) l’Amministrazione non aveva ancora mosso un dito. Questo anche alla luce del fatto che lo scorso mese di luglio, ci è giunta notizia che la maggioranza stava portando avanti il piano per il recupero dell’ex cava San Martino.
Richiesta all’Ufficio Tecnico Comunale la documentazione del caso e riuscendo a vderla solo a fine luglio, scopriamo una proposta di convenzione sottoscritta dai lottizanti dell’area nel marzo 2007, in cui gli stessi chiedevano al Comune:
1. . di ampliare l’area edificabile già individuata dal PRG nel 2003;
2. . di richiedere al Parco Adda Nord di ridurre i confini del parco stesso
Così la superficie edificabile in area cave, che nel precedente PRG era prevista in 5.000 mq, passa ai 33.200 mq del piano ora in discussione, per una volumetria complessiva di circa 332.000 metri cubi di capannoni industriali, con un aumento pari a più di 6 volte.
Una operazione che vale almeno 35-40 milioni di Euro. Inoltre, è previsto il riempimento della cava con 1,2 – 1,5 milioni di mc di materiale inerte, per ulteriori 5-6 milioni di Euro per lottizzanti (cioè gli stessi che hanno beneficato dei ricavi della escavazione).
Ma cosa ottiene in cambio il Comune? Quali sono i vantaggi per la collettività?
Poco!A parte gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria (cioè briciole rispetto al valore complessivo), il Comune avrà una stazione ecologica di 2.000 mq (dei quali è già proprietario di 1811 mq), e la cessione a verde pubblico di un’area di 20000 mq (che peraltro è già a verde in prossimità della riva del Fiume ed è la stessa superficie del Piano di recupero originale prima dell’ampliamento della superficie edificabile).
Ma sull'argomento il gruppo consigliare è stato molto attivo anche in seguito e qui riportiamo l'intervento del 2009 sul notiziario comunale “Il Borgo”.
Sul notiziario "IL BORGO" del luglio 2009 il gruppo consigliare El@ denunciava:
Come evidenziato in giall0, la posizione del gruppo El@, capitanata dall'allora capogruppo Antonio Posa e composta, oltre che da Francesco Arrigoni e Stefano Castelletti, anche da Franco Cattaneo e Fabio Villa, non lascia dubbi.
UN DURISSIMO JE ACCUSE ALL’ AMMINISTRAZIONE CARSANIGA, SIA PER I CONTENUTI DEL PIANO, SIA PER I MODI CON I QUALI E' STATO PORTATO AVANTI.
PECCATO CONSTATARE CHE OGGI LE PERSONE CHE SI STRACCIAVANO LE VESTI PER IL MODO DI AGIRE DELLA PASSATA AMMINISTRAZIONE ABBIANO CONCLUSO "L'AFFAIRE" ESATTAMENTE NELLO STESSO MODO!
Ora dopo il proclama del Sindaco ci pare corretto e lecito porre alcune domande sul tema:
Non si dice nulla sulla viabilità, che evidentemente dovrà essere rivista?
Chi paga?
Con quali soldi?
Quali sono i vantaggi del Comune?
Ai primi tre quesiti il vertice dell’amministrazione non ha dato risposta, visti i contenuti delle dichiarazioni rilasciate sulla stampa locale.
Per quanto riguarda i vantaggi per il Comune, ad oggi, stando alle dichiarazioni del sindaco, il Comune incasserà circa 500.000,00 di euro, dei quali 200.000,00 euro sono già impegnati per la stazione ecologica, il resto per terreni già in disponibilità per funzioni pubbliche (vedi area feste ed aree limitrofe).
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che in campagna elettorale la lista El@ aveva promesso lo spostamento dell’area feste dall’attuale collocazione, in pieno centro abitato, ad un luogo più isolato, per risolvere i problemi legati ai rumori.
Ulteriore dubbio che può sorgere sul tema è il seguente: le stime calcolate dallo stesso gruppo consigliare El@ nel 2008 e divulgate a suo tempo risultano ancora attuali? Ancora i proprietari potrebbero potenzialmente guadagnare cifre così enormi?
Non c'è che dire: se fossero esatte, il recupero sarebbe un bell'affare per i privati ed una bella “fregatura” per i cittadini.
In ogni caso, il guadagno per la collettività è molto scarno e, in una delle sue parti, cioè quella relativa all’area feste, addirittura in contraddizione con il programma elettorale.
Sono doverosi, quindi, i complimenti per la grande coerenza dei consiglieri Cattaneo Gianfranco, Villa Franco, Posa Antonio.
E' pur vero che qualcuno, come ama dire ogni volta che viene pescato in castagna, potrebbe dire che si era sbagliato e che oggi ha cambiato idea. Ma dare tale giustificazione, in questo caso specifico, sarebbe un eufemismo, vista la veemenza con cui l’operato dell’ex Sindaco Carsaniga era stato contestato e vista la posizione pubblicamente espressa dal gruppo El@ nel 2008 (volantini e dichiarazioni sul notiziario comunale alla mano).
Viste le scelte operate in questi due anni ci chiediamo, inoltre, se mai questi signori che oggi ci comandano, abbiano avuto idee politiche lungimiranti. Il Signor Sindaco si è dimenticato di spiegare alla stampa come intende affrontare altre problematiche che derivano a cascata dal recupero dell’ex Cava San Martino.
Altre domande che è ovvio porsi sono anche le seguenti:
Quanto sarà l'aggravio del traffico per il vai e vieni di autocarri che scaricheranno 1,2-1,5 milioni di mc di inerti nella cava?
Quanti saranno i camion che realizzeranno il trasporto?
Chi si sobbarcherà l'onere delle manutenzione delle strade e del rifacimento delle stesse dopo l'intensa usura?
Tutte domande che attendono risposta e che rivolgiamo pubblicamente al sindaco affinché, possibilmente IN ASSEMBLEA PUBBLICA, CI SPIEGHI IL SIGNIFICATO E IL VANTAGGIO DI CERTE OPERAZIONI e dia CHIARIMENTI sul suo COLPO GROSSO.
Tanta gente di Villa d'Adda, onesta e laboriosa, se lo aspetta perché si tratta di un intervento che coinvolge in modo significativo tutta la comunità.
Chissà se il Sindaco Biffi avrà il coraggio e la capacità politica di farlo!
Concludiamo questo breve resoconto sulla vicenda, con doveroso excursus storico, invitando i lettori e a consultare il blog per tenersi aggiornati sulla vicenda, sull’evoluzione e sui cambiamenti che potranno avvenire e intervenire sul quadro attuale.
D’altra parte, i colpi di scena e le inversioni di rotta su temi e convinzioni che parevano consolidati hanno spesso caratterizzato l’azione politica dei membri della Giunta Biffi.
TO BE CONTINUED….
Vorrei fare delle riflessioni puntualizzando alcuni punti secondo me non veritieri: come fa ad avere un valore di 126.000,00 euro + altre 126.000,00 euro l’area vicina alla cooperativa Chopin che è esclusivamente area agricola per rispetto del cimitero e la chiesa di san Martirio? sono aree così vincolate dal vecchio PDF, poi confermata dal PRG e dal PGT precedente, se vogliamo un valore eccessivo può essere di € 5/6 mq, ma se vogliamo regalare soldi pubblici ……………… poi cosa ne fa il comune di aree a verde che sono da mantenere? Lo sapete quanti camion sono per un trasporto di un milione di mc di inerti? Ebbene sono 33.000 per € 150 cad camion fate voi il calcolo di quanto questi signori incassano solo per riempire di inerti una parte di cava e come dite bene il comune avrà solo costi. Voi del blog continuate così informateci.
RispondiEliminaCostringeteli a fare un consiglio comunale straordinario su questo tema per poi obbligarli a fare una assemblea pubblica dove ci spiegano tutte queste cose che stanno facendo all'insaputa di tutti tranne di pochi loro accoliti, per il pgt ci vuole chiarezza e trasparenza,e se hanno il coraggio di portarlo così in consiglio comunale per l'approvazione, mi raccomando a tutti quei consiglieri che vogliono davvero il bene di villa d'adda di "votare contro" perché non si è mai visto un atteggiamento così arrogante; non vogliamo altri debiti per il comune e di conseguenza per noi cittadini; inoltre vorremmo sapere di quanto hanno sforato il patto di stabilità, e se così fosse, bisogna fare un comunicato stampa per far sapere a tutti come hanno amministrato male il nostro comune e che questi vanno mandati a casa velocemente, prima che fanno altri danni, non abbiamo parole, mai caduto così in basso questo comune!!!
RispondiEliminaOttimo lavoro, finalmente qualcuno coerente con quanto dicevate qualche hanno fà; avete fatto bene ad uscire fuori da quel gruppo/bolgia, in cui non si capisce niente più, sono lì ma non sanno neanche loro cosa fare, vivono alla giornata e pertanto questo comune non merita tanta sciatteria, voglio vedere cosa fanno quando presenteranno il bilancio, ma già voglio vedere cosa dicono con il consiglio del PGT, che naturalmente non potranno sicuramente approvare, perché se io fossi nei panni di quei consiglieri me ne guarderei bene di approvarlo, senza aver spiegato bene con chiarezza cosa ne trarranno di vantaggio il comune e tutti i cittadini, naturalmente non quelli interessati all'affare.
RispondiEliminaA quanto sembra di capire,purtroppo,sicuramente c'e' qualcuno di loro e i loro amici che ne trarranno di enormi dei vantaggi,soprattutto se si pensa bene a quanto e' stato scritto nel primo commento.
EliminaPer questo stiamo certi che faranno i salti mortali per non farsi sfuggire questa irripetibile e ghiotta occasione.
ma con il conflitto di interessi come la mettiamo? sindaco cugino di un figurante mentre il vicesindaco ne è cognato.
RispondiEliminaPGT, peggio di così non si poteva proporre, si perché per ora spero sia una proposta che hanno votato in prima visione, mi auguro che nell'approvazione successiva qualcuno ci metta un blocco contro la riconferma di PL scaduti, contro un piano cava scellerato, contro un piano di nuovi insediamenti commerciali insensati, contro coefficienti costruttivi in ambito agricolo immotivatamente aumentati e tanto altro; riprendete i vostri programmi di EL@ e sovrapponeteli alle proposte di chioso e tutto ciò che non è uguale deve essere cancellato. Il Francesco Arrigoni ci credeva a quello che allora proponeva, voi lo state facendo rivoltare nella tomba.
RispondiEliminaNon ci sono parole. Avete fatto bene a riproporre la questione. Credo che la minoranza dovrebbe chiedere lumi sulla questione. ci sono troppe cose poco chiare.
RispondiEliminanel calcolo economico del pianpo cave manca il cambio di destinazione d'uso dell'area ex Biffi(quanto varranno passando da produtivi a commerciali?).
RispondiEliminaRicordiamoci che a fine anno parte anche la variante i Cisano
L.E.O.
Non deve passare questo PGT, fatelo saltare perché và rivisto totalmente, mi auguro che Posa e Mrtina questa volta votino contro a questa cosa davvero improponibile ai cittadini villadaddesi.
RispondiEliminaSi, non deve passare perché devono prima fare un assemblea pubblica.
RispondiEliminaImpossibile portare avanti un pgt cosi, mai visto tanta confusione e sciatteria.
RispondiEliminaAttenzione al PGT, non deve passare altrimenti qualcuno se la riderà a crepapelle alla faccia di noi poveri cittadini.
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