VILLA D'ADDA
Egregio Direttore,
con stupore e meraviglia apprendo l’articolo uscito sul Vs Giornale di Merate, martedì u.s. a firma di Francesca Garbagnati, nel quale tirate in ballo il sottoscritto con manifesta intenzione di gettare discredito sulla mia persona, oltreché l’intera Giunta comunale in essere durante il mio mandato, con una serie di menzioni non corrispondenti alla verità. Per dovere civile e onestà intellettuale desidero replicare alla fantasiosa ricostruzione della Vs cronista con la verità dei fatti, di seguito esposti:
- Premesso che non esistono, a far data di oggi, presupposti tali per i quali Realty spa possa pretendere la somma di E. 82.500,00 dal comune di Villa d’Adda;
- Premesso che l’eventuale penale sarebbe stata reclamata al mancato raggiungimento di n.2 punti sottoscritti nello schema convenzionale tra il comune di Villa d’Adda e Realty spa; (Disponibile sul sito comunale), N° 1 punto vincolato alla variante del PGT e N° 1 punto vincolato al Piano cava.
- Premesso la distinzione tra il Piano cava e la variante al PGT, quest’ultimo bocciato dal Commissario;
- Premesso che il Piano attuativo per il recupero della ex Cava San Martino è stato adottato nel consiglio del 16 Aprile 2016 ed è attualmente in corso il normale iter per l’approvazione definitiva;
- Premesso che il piano cava è stato approvato e inserito nel PGT inizio 2013 dall’amministrazione Carsaniga Adelvalda, non capisco come certe notizie fuorvianti possono uscire sul Vs stimato settimanale gettando ombre e maldicenze sull’onestà del mio operato personale e della Giunta tutta, con la quale ci riserveremo di intraprendere le vie legali per la tutela dei ns diritti e della nostra immagine.
GIANFRANCO BIFFI
ex sindaco
di Villa d'Adda
(cca) Egregio Signor Biffi
le premesse all’articolo da noi pubblicato, oltre che nell’atto a firma del commissario Francesca Iacontini che ha reso inefficace la Variante di Pgt adottata lo scorso aprile, sono in un documento agli atti del Comune di Villa d’Adda. Si tratta della convenzione con la società Realty Spa per la realizzazione a scomputo oneri del manto di erba sintetica sul campo a 7 del centro sportivo. Valore dell’intervento: 82.500 euro.
Al punto 3 delle «premesse» il documento, datato 14 luglio 2014 e successivamente approvato dalla sua Giunta, ricorda «che la società Realty Spa è proprietaria dell’area sita ad Ovest del viale delle Industrie confinante a nord con la via Mulinetto (ex proprietà Biffi Spa) attualmente prevista in “Zona Produttiva” e, considerata la cessata attività, con nota pervenuta al protocollo comunale in data 14 maggio 2014 n.4788, ha chiesto una variante di destinazione urbanistica, da produttiva a commerciale anche per la grande distribuzione, con conseguente possibilità di ampliamento e/o ricostruzione degli immobili previo Piano attuativo». Proponendosi che Realty realizzi l’intervento sul campo di calcio, al punto 7 si specifica che «tale somma 82.500 euro viene considerata quale acconto delle future somme dovute per l’attuazione dei piani attuativi relativi agli interventi urbanistici sopra citati». Il riferimento è al PA dell’ex Cava San Martino (citato al punto 2 delle premesse che qui non riportiamo per ragioni di spazio), ma anche al futuribile PA legato alla Variante. Ebbene, passando agli accordi convenuti, al punto 6 si stabilisce: «Il Comune di Villa d’Adda si obbliga ad avviare l’iter per una variante di Pgt di cui al punto 3 delle premesse... Qualora per ragioni non imputabili alla società Realty Spa il Comune, anche a causa di disposizioni sovracomunali, non dovesse approvare il PA per il recupero dell’ex Cava S. Martino o la Variante di zona da produttiva a commerciale come richiesto dal successivo PA, su richiesta formale da parte della società Realty e aventi causa dovrà pagare l’intera somma di euro 82.500 entro 60 giorni dalla richiesta e comunque non prima del 31 dicembre 2016».
Di seguito, al punto 7, si aggiunge: «La società Realty Spa ed aventi causa avranno diritto a chiedere il rimborso della somma sopra citata nei seguenti casi: a) mancata presentazione della domanda di PA per l’area commerciale, causa assenze di richieste di operatori nel settore della grande/media distribuzione; b) mancata adesione da parte dei restanti proprietari dell’area ex cava San Martino alla domanda di approvazione dei PA (ambiti A1 e A2) e/o mancata sottoscrizione dell’atto di convenzione».
Dunque signor Biffi, Lei asserisce che basta il PA ex Cava San Martino per aver soddisfatto la convenzione e scongiurato una possibile richiesta di rimborso. A noi permane il dubbio già espresso nel nostro articolo, facendo il nostro mestiere di cronisti, che non è quello di gettare ombre o maldicenze sull’operato di chichessia, ma di porre domande (anzitutto a noi stessi) e cercare risposte per ottenere chiarezza. Lei con la sua lettera fornisce una risposta. Ne prendiamo atto con i nostri lettori.
Cordiali saluti
con stupore e meraviglia apprendo l’articolo uscito sul Vs Giornale di Merate, martedì u.s. a firma di Francesca Garbagnati, nel quale tirate in ballo il sottoscritto con manifesta intenzione di gettare discredito sulla mia persona, oltreché l’intera Giunta comunale in essere durante il mio mandato, con una serie di menzioni non corrispondenti alla verità. Per dovere civile e onestà intellettuale desidero replicare alla fantasiosa ricostruzione della Vs cronista con la verità dei fatti, di seguito esposti:
- Premesso che non esistono, a far data di oggi, presupposti tali per i quali Realty spa possa pretendere la somma di E. 82.500,00 dal comune di Villa d’Adda;
- Premesso che l’eventuale penale sarebbe stata reclamata al mancato raggiungimento di n.2 punti sottoscritti nello schema convenzionale tra il comune di Villa d’Adda e Realty spa; (Disponibile sul sito comunale), N° 1 punto vincolato alla variante del PGT e N° 1 punto vincolato al Piano cava.
- Premesso la distinzione tra il Piano cava e la variante al PGT, quest’ultimo bocciato dal Commissario;
- Premesso che il Piano attuativo per il recupero della ex Cava San Martino è stato adottato nel consiglio del 16 Aprile 2016 ed è attualmente in corso il normale iter per l’approvazione definitiva;
- Premesso che il piano cava è stato approvato e inserito nel PGT inizio 2013 dall’amministrazione Carsaniga Adelvalda, non capisco come certe notizie fuorvianti possono uscire sul Vs stimato settimanale gettando ombre e maldicenze sull’onestà del mio operato personale e della Giunta tutta, con la quale ci riserveremo di intraprendere le vie legali per la tutela dei ns diritti e della nostra immagine.
GIANFRANCO BIFFI
ex sindaco
di Villa d'Adda
(cca) Egregio Signor Biffi
le premesse all’articolo da noi pubblicato, oltre che nell’atto a firma del commissario Francesca Iacontini che ha reso inefficace la Variante di Pgt adottata lo scorso aprile, sono in un documento agli atti del Comune di Villa d’Adda. Si tratta della convenzione con la società Realty Spa per la realizzazione a scomputo oneri del manto di erba sintetica sul campo a 7 del centro sportivo. Valore dell’intervento: 82.500 euro.
Al punto 3 delle «premesse» il documento, datato 14 luglio 2014 e successivamente approvato dalla sua Giunta, ricorda «che la società Realty Spa è proprietaria dell’area sita ad Ovest del viale delle Industrie confinante a nord con la via Mulinetto (ex proprietà Biffi Spa) attualmente prevista in “Zona Produttiva” e, considerata la cessata attività, con nota pervenuta al protocollo comunale in data 14 maggio 2014 n.4788, ha chiesto una variante di destinazione urbanistica, da produttiva a commerciale anche per la grande distribuzione, con conseguente possibilità di ampliamento e/o ricostruzione degli immobili previo Piano attuativo». Proponendosi che Realty realizzi l’intervento sul campo di calcio, al punto 7 si specifica che «tale somma 82.500 euro viene considerata quale acconto delle future somme dovute per l’attuazione dei piani attuativi relativi agli interventi urbanistici sopra citati». Il riferimento è al PA dell’ex Cava San Martino (citato al punto 2 delle premesse che qui non riportiamo per ragioni di spazio), ma anche al futuribile PA legato alla Variante. Ebbene, passando agli accordi convenuti, al punto 6 si stabilisce: «Il Comune di Villa d’Adda si obbliga ad avviare l’iter per una variante di Pgt di cui al punto 3 delle premesse... Qualora per ragioni non imputabili alla società Realty Spa il Comune, anche a causa di disposizioni sovracomunali, non dovesse approvare il PA per il recupero dell’ex Cava S. Martino o la Variante di zona da produttiva a commerciale come richiesto dal successivo PA, su richiesta formale da parte della società Realty e aventi causa dovrà pagare l’intera somma di euro 82.500 entro 60 giorni dalla richiesta e comunque non prima del 31 dicembre 2016».
Di seguito, al punto 7, si aggiunge: «La società Realty Spa ed aventi causa avranno diritto a chiedere il rimborso della somma sopra citata nei seguenti casi: a) mancata presentazione della domanda di PA per l’area commerciale, causa assenze di richieste di operatori nel settore della grande/media distribuzione; b) mancata adesione da parte dei restanti proprietari dell’area ex cava San Martino alla domanda di approvazione dei PA (ambiti A1 e A2) e/o mancata sottoscrizione dell’atto di convenzione».
Dunque signor Biffi, Lei asserisce che basta il PA ex Cava San Martino per aver soddisfatto la convenzione e scongiurato una possibile richiesta di rimborso. A noi permane il dubbio già espresso nel nostro articolo, facendo il nostro mestiere di cronisti, che non è quello di gettare ombre o maldicenze sull’operato di chichessia, ma di porre domande (anzitutto a noi stessi) e cercare risposte per ottenere chiarezza. Lei con la sua lettera fornisce una risposta. Ne prendiamo atto con i nostri lettori.
Cordiali saluti
Autore: ces
Pubblicato : Ieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ancora una volta l'arroganza non ha limite. Invece di chiedere scusa minaccia azioni legali. Lasci perdere sig. Sindaco se davvero, ma non ci sono dubbi sui fatti riportati nella risposta del giornale dovrebbe solo vergognarsi.
RispondiEliminaAncora una volta l'ex sindaco ha perso l'occasione di stare zitto. La coda di paglia incomincia ad incendiarsi?
RispondiEliminama con il conflitto di interessi come la mettiamo?
RispondiEliminahai ragione, ex sindaco e vice sono imparentati con i titolari della Reality, pertanto mi chiedo chi a firmato gli accordi che dovevano essere approvati dalla variante al PGT?
EliminaSig Biffi, le manca solo di minacciare di intraprendere vie legali con l'ultimo nato di ieri a Villa d'Adda perché non la sostiene politicamente. Anche gli amici che le sono rimasti sono usciti dal suo maldestro ricatto. Provi a farsi un po' di esami di coscienza iniziando dalla sua professione dagli anni 70/80, il suo metodo dittatoriale lo ha portato sino alla pensione. Pertanto non si meravigli se nella società extra professionale dove lei conta uno come noi non le è vicino.
RispondiEliminaProvate a fare la mappa delle parentele dei soggetti implicati in questa vicenda e scoprirete cose molto interessanti. Prima si sputavano in faccia, adesso vanno a braccetto. Davvero interessante chissà cosa è cambiato negli ultimi tre anni.
RispondiEliminaMeno male che sono andati a casa, altro che "i comunisti" tanto di cappello, magari tornassero ancora.
RispondiEliminaChe brutta esperienza per il paese di villa d'adda, speriamo che i cittadini, quelli non interessati a inciuci vari, abbiano capito che ci vuole brava gente, trasparente e senza interessi, per governare questo bel paese.
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