Iter per i rifiuti nel cementificio I comitati consegnano le firme
Questa mattina alle 10,30, nella sala consiliare al Castello Colleoni di Solza, i comitati cittadini «La nostra Aria» e «Rete Rifiuti Zero Lombardia» consegneranno ufficialmente al Comune le firme raccolte.
«La petizione punta a ottenere che gli amministratori locali, in questo caso il sindaco di Solza, si attivino per promuovere un’indagine epidemiologica georeferenziata sui casi acuti nell’ambito delle ricadute del camino dello stabilimento Italcementi di Calusco d’Adda – spiegano i due comitati –. Analisi da effettuare in completa indipendenza da quelle che sono le dinamiche in corso per l’autorizzazione tra l’azienda e la Provincia, che seguiranno i corretti iter istituzionali». Anche Via Tasso, nei mesi scorsi, ha chiesto al privato un’indagine epidemiologica integrativa, sulla base del parere dell’Ats, nell’ambito del procedimento autorizzativo per aumentare a 110 mila tonnellate (dalle 30 mila attuali) i combustibili da rifiuti impiegati nello stabilimento di Calusco.
I comitati chiedono però anche uno studio autonomo, da confrontare con il primo, che segua un preciso metodo. «Sempre nel pieno rispetto delle dinamiche industriali, si chiede un accertamento sanitario prima di autorizzare un qualsiasi aumento di combustione di rifiuti nella cementeria. Da tempo – continuano i comitati – rincorriamo questo traguardo. Ora auspichiamo che questa ulteriore azione convinca i nostri amministratori a impegnare qualche risorsa». La consegna delle firme è un evento aperto al pubblico. Contestualmente sarà consegnato un appello di medici del territorio contro l’incenerimento dei rifiuti. • Remo Traina
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