Vi scrivo nuovamente per condividere con i vostri lettori alcune informazioni e considerazioni in merito al ricorso di Italcementi nei confronti della Provincia ( che aveva chiesto di effettuare delle analisi specifiche sugli impatti dell'inceneritore di Calusco )
Il 4 Maggio 2012 14 Comuni ( tra cui Villa D'Adda ) firmavano il " Protocollo di Intesa per l'attuazione delle compensazioni ambientali inerenti il processo di sostituzione , presso lo stabilimento di proprieta' di Italcementi SpA di Calusco d'Adda , di combustibili convenzionali con combustibili alternativi "
Ora alcune domande sorgono spontanee sin dall'inizio di questa complessa vicenda :
1 ) cosa significa esattamente " compensazioni ambientali " ? Che si puo' inquinare , magari causando danni alla salute , e poi compensiamo in qualche modo ? Magari impegnandoci a costruire uno scalo ferroviario mai realizzato , tra l'altro .
2 ) cosa significa esattamente " combustibili alternativi " ? E di quante tonnellate parliamo ? Si puo' comprendere che , visto il calo del mercato immobiliare Italcementi tenti di convertire parte del suo business da cementificio ad inceneritore ( peccato che i parametri di legge siano diversi e molto piu' larghi per i cementifici ) . Parliamo di 110000 tonnellate di rifiuti speciali che fanno del cementificio di Calusco uno dei piu' grossi bruciatori di rifiuti d'Europa .
Leggendo poi il documento sopracitato si arriva al paragrafo G della stipula : " Pertanto , a fronte dell'assunzione e dell'ampliamento dei sopra detti impegni da parte di Italcementi SpA , il tavolo territoriale e le amministrazioni componenti il medesimo rinunciano irrevocabilmente ed incondizionatamente ad ogni pretesa , richiesta , ragione o azione nei confronti di Italcementi SpA e di ogni persona fisica o giuridica del cui fatto la Societa' debba rispondere per l'attivita' di recupero energetico di CDR cosi' come autorizzata "
Allora mi chiedo : se quanto bruciato non crea nessun danno alla salute ( ed ad oggi non abbiamo elementi per affermare il contrario ) , perche' inserire nel protocollo il paragrafo G ?
Poi sono arrivate le famose casette dell'acqua e nei contratti di sponsorizzazione di Italcementi con alcuni comuni all'articolo 9 leggiamo " Le parti si impegnano reciprocamente a non formulare o ad esprimere ( ciascuna per quanto di propria competenza ) pubblicamente , anche attraverso interviste a organi di informazione , giudizi o dichiarazioni che , comunque possano arrecare nocumento al prestigio delle stesse .... " , a questo punto si puo' desumere che Italcementi sia molto interessata al " silenzio " giuridico e/o mediatico degli Enti che tanto generosamente aiuta .
Nel frattempo continua a bruciare decine di tonnellate di rifiuti e noi , semplici cittadini , non riusciamo ad ottenere uno straccio di analisi epidemiologica che ci rassicuri sul fatto che l'aria che respiriamo non sia dannosa per la nostra salute .
Il 16 Aprile 2014 presentavo in consiglio Comunale a Villa d'Adda una mozione ( prot 1883 ) scritta dai comitati che chiedeva all'Amministrazione di richiedere una Analisi Epidemiologica secondo il metodo Crosignani : BOCCIATA .
Le motivazioni di chi si e' assunto tale responsabilita' preferisco non commentarle ed in cuor mio spero che il cementificio non abbia alcun impatto sul grande numero di decessi per tumore che riscontriamo a Villa d'Adda ma le analisi vanno fatte , non possiamo convivere con questo dubbio .
La Provincia pero' e per fortuna e' andata avanti nella richiesta ma " sorprendentemente " Italcementi ha fatto ricorso al Tar . A questo punto pero' viene il sospetto che il problema non fosse Crosignani ( ne ho discusso dopo il consiglio del 16 Aprile con un consigliere che aveva votato contro per questo ) ma l'indagine stessa . E la paura aumenta .
La recente denuncia al Tar della ong ClienEarth contro la regione Lombardia ritengo possa finalmente sbloccare anche la situazione nella provincia di Bergamo ma nel frattempo la battaglia continua : abbiamo il diritto di sapere se quanto avviene nel cementificio/inceneritore di Calusco ha un impatto sulla nostra salute , le rassicurazioni dei vari politicanti e la loro scarsa propensione a combattere davvero per i propri cittadini non ci bastano , vogliamo saperne di piu' . I comitati " La nostra aria " e " Rete rifiuti zero " stanno raccogliendo firme da consegnare ai Sindaci , lo faremo anche noi a Villa d'Adda , nella speranza che questa volta prevalga davvero l'interesse dei cittadini e non la politichetta di paese .
Per la raccolta delle firme abbiamo bisogno di aiuto , e' una iniziativa di civiltà , la salute non ha colori politici .
Io ci tengo al mio paese
Antonio Posa
Il 4 Maggio 2012 14 Comuni ( tra cui Villa D'Adda ) firmavano il " Protocollo di Intesa per l'attuazione delle compensazioni ambientali inerenti il processo di sostituzione , presso lo stabilimento di proprieta' di Italcementi SpA di Calusco d'Adda , di combustibili convenzionali con combustibili alternativi "
Ora alcune domande sorgono spontanee sin dall'inizio di questa complessa vicenda :
1 ) cosa significa esattamente " compensazioni ambientali " ? Che si puo' inquinare , magari causando danni alla salute , e poi compensiamo in qualche modo ? Magari impegnandoci a costruire uno scalo ferroviario mai realizzato , tra l'altro .
2 ) cosa significa esattamente " combustibili alternativi " ? E di quante tonnellate parliamo ? Si puo' comprendere che , visto il calo del mercato immobiliare Italcementi tenti di convertire parte del suo business da cementificio ad inceneritore ( peccato che i parametri di legge siano diversi e molto piu' larghi per i cementifici ) . Parliamo di 110000 tonnellate di rifiuti speciali che fanno del cementificio di Calusco uno dei piu' grossi bruciatori di rifiuti d'Europa .
Leggendo poi il documento sopracitato si arriva al paragrafo G della stipula : " Pertanto , a fronte dell'assunzione e dell'ampliamento dei sopra detti impegni da parte di Italcementi SpA , il tavolo territoriale e le amministrazioni componenti il medesimo rinunciano irrevocabilmente ed incondizionatamente ad ogni pretesa , richiesta , ragione o azione nei confronti di Italcementi SpA e di ogni persona fisica o giuridica del cui fatto la Societa' debba rispondere per l'attivita' di recupero energetico di CDR cosi' come autorizzata "
Allora mi chiedo : se quanto bruciato non crea nessun danno alla salute ( ed ad oggi non abbiamo elementi per affermare il contrario ) , perche' inserire nel protocollo il paragrafo G ?
Poi sono arrivate le famose casette dell'acqua e nei contratti di sponsorizzazione di Italcementi con alcuni comuni all'articolo 9 leggiamo " Le parti si impegnano reciprocamente a non formulare o ad esprimere ( ciascuna per quanto di propria competenza ) pubblicamente , anche attraverso interviste a organi di informazione , giudizi o dichiarazioni che , comunque possano arrecare nocumento al prestigio delle stesse .... " , a questo punto si puo' desumere che Italcementi sia molto interessata al " silenzio " giuridico e/o mediatico degli Enti che tanto generosamente aiuta .
Nel frattempo continua a bruciare decine di tonnellate di rifiuti e noi , semplici cittadini , non riusciamo ad ottenere uno straccio di analisi epidemiologica che ci rassicuri sul fatto che l'aria che respiriamo non sia dannosa per la nostra salute .
Il 16 Aprile 2014 presentavo in consiglio Comunale a Villa d'Adda una mozione ( prot 1883 ) scritta dai comitati che chiedeva all'Amministrazione di richiedere una Analisi Epidemiologica secondo il metodo Crosignani : BOCCIATA .
Le motivazioni di chi si e' assunto tale responsabilita' preferisco non commentarle ed in cuor mio spero che il cementificio non abbia alcun impatto sul grande numero di decessi per tumore che riscontriamo a Villa d'Adda ma le analisi vanno fatte , non possiamo convivere con questo dubbio .
La Provincia pero' e per fortuna e' andata avanti nella richiesta ma " sorprendentemente " Italcementi ha fatto ricorso al Tar . A questo punto pero' viene il sospetto che il problema non fosse Crosignani ( ne ho discusso dopo il consiglio del 16 Aprile con un consigliere che aveva votato contro per questo ) ma l'indagine stessa . E la paura aumenta .
La recente denuncia al Tar della ong ClienEarth contro la regione Lombardia ritengo possa finalmente sbloccare anche la situazione nella provincia di Bergamo ma nel frattempo la battaglia continua : abbiamo il diritto di sapere se quanto avviene nel cementificio/inceneritore di Calusco ha un impatto sulla nostra salute , le rassicurazioni dei vari politicanti e la loro scarsa propensione a combattere davvero per i propri cittadini non ci bastano , vogliamo saperne di piu' . I comitati " La nostra aria " e " Rete rifiuti zero " stanno raccogliendo firme da consegnare ai Sindaci , lo faremo anche noi a Villa d'Adda , nella speranza che questa volta prevalga davvero l'interesse dei cittadini e non la politichetta di paese .
Per la raccolta delle firme abbiamo bisogno di aiuto , e' una iniziativa di civiltà , la salute non ha colori politici .
Io ci tengo al mio paese
Antonio Posa
andare avanti fino in fondo se si accerta alto rischio per la salute dei cittadini bloccare.. senza se e ma certo con i soldi comprano tutto e tutti ma non la salute!
RispondiEliminaper chi acconsente E TACITA ben sapendo della gravità degli inquinamenti o senza una seria e approfondita analisi epidemiologico merita il carcere | bravo posa e le varie associazioni con pochi comuni non mollate e sensibilizzate sempre di più !
manifestare ed andare in piazza, firmare petizioni e cercare di smuovere dall nullafacente la maggior parte dei cittadini, che sono dormienti e dicono frasi rassegnate tipo
RispondiEliminatanto fanno sempre quello che vogliono è inutile , come davide contro golia etc etc
sulla salute non si scherza, fatevi un giro nei centri oncologici o meno chi non ha un parente o famigliare perso per cancro o tumore..? certo non dipende tutto dal camino italcementi ma rimanere passivi cè da vergognarsi
sveglia bisogna lottare per noi e per il futuro dei nostri figli !
bravo Antonio, tieni sempre alta l'attenzione anche sull'ambiente, dopo tutto è aria che tutti respiriamo.
RispondiEliminaricordate che la legge italiana dice che il cementificio può inquinare fino a 9 volte più degli inceneritori.. questa legge fatta dai nostri politici corrotti che prendono mazzette dalle multinazionali con le varie commissioni (servizio le iene) cè da rabbrividire scendiamo in piazza e protestiamo
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