Questa potrebbe essere in sintesi la conclusione a cui
si giunge dopo l’analisi critica dei dati che emergono dal conto consuntivo 2017
e dal comportamento della maggioranza nella discussione svoltasi nel consiglio
Comunale del 30 aprile u.s.
Dopo
undici mesi di gestione amministrativa della rinnovata lista El@, i primi nodi
arrivano al pettine.
Nel
corso del consiglio comunale del 30 aprile in discussione c’erano i risultati
economico-finanziari del primo semestre di gestione della nuova compagine
amministrativa capitanata da Biffi &
Cattaneo.
Il
primo dato da segnalare è il voto negativo sull’argomento del consigliere
Bugliari Cosimo, che fino al 13 marzo 2018 ricopriva la carica di assessore
all’urbanistica.
Il
secondo dato è l’assenza dei consiglieri Siniscalchi e Baraggia, complice
probabilmente la collocazione del consiglio a ridosso del 1°
maggio.
Il
terzo dato è la completa impreparazione sull’argomento del Sindaco e Assessore
al Bilancio e di tutti gli altri consiglieri di maggioranza, compresi gli
assessori. Di fronte alle puntuali osservazioni della minoranza hanno taciuto,
non siamo riusciti a capire se perché non sanno di che cosa si parli o più
semplicemente perché metodo.
Il
quarto dato, certamente il più importante e preoccupante, è la completa
incapacità del Sindaco di controbattere alle domande ed alle considerazioni
della minoranza.
In questo articolo non vogliamo entrare nel merito
delle scelte politiche che hanno caratterizzato la gestione della maggioranza
nel secondo semestre 2017. Il nostro intento è fare una analisi tecnica di ciò
che la maggioranza non è stata capace di fare nei primi sei mesi di gestione.
Rispettosi del risultato elettorale, diamo atto alla
maggioranza che il suo compito è quello di decidere al meglio sulle questioni
che riguardano la vita amministrativa del Comune.
Tuttavia riteniamo che chiunque possa esprimere la sua
libera opinione sulla gestione del bilancio e su tutti quei fatti che hanno una
ricaduta sugli interessi collettivi.
Lo scopo del Blog è informare i cittadini di Villa
d’Adda mettendoli a conoscenza dei modi e dei criteri con cui sono stati spesi i
loro soldi.
Per spiegare il bilancio consuntivo dobbiamo partire da
alcuni punti cardine;
· l’avanzo di
Amministrazione;
· l’avanzo di
gestione;
Prima di entrare nel dettaglio, precisiamo che
responsabile unico, della situazione finanziaria del Comune di Villa d’Adda, è
il Sindaco Gianfranco Biffi.
Ricordiamo che, il sig. Biffi, oltre ad essere Sindaco, ricopre anche
la funzione di Assessore al Bilancio e Responsabile del Servizio
Finanziario. Una commistione di ruoli difficilmente identificabile in un
qualsiasi altro Comune italiano.
Più che un sindaco parrebbe un padre-padrone, in barba
alla tanto decantata democrazia. Per chi avesse la memoria corta in fondo a
questo articolo riportiamo alcuni dei “brillanti” risultati gestionali della sua precedente gestione. (Per chi vuole farsi un'idea consulti l'articolo di coda -"I Flop di El@".
Ciò che adesso conta è la gestione consuntivo 2017. Entriamo nel merito.
Ciò che adesso conta è la gestione consuntivo 2017. Entriamo nel merito.
PARTIAMO
DALL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE, vale a dire la gestione complessiva delle
risorse del Comune che tiene conto della spesa dell’anno e della gestione dei
crediti e dei debiti relativi agli anni precedenti.
E’ in dato importante perché indica “lo stato di
avanzamento delle scelte politiche” operate negli
anni.
Quest’anno l’avanzo di amministrazione ha raggiunto la
somma record di 1.067.360,16 Euro.
I prospetti di dettaglio sono riportati nella
sottostante tabella, nella quale abbiamo riportato i dati ricavati dalle
relazioni del revisore del conto a partire dal 2012. Ricordiamo che la prima
gestione Biffi ha avuto inizio il 27 maggio 2013.
Ciò che emerge dalla lettura dei dati, è il fatto che
l’avanzo di amministrazione è sempre andato in crescendo da quando si è
insediata la gestione Biffi.
2012
|
2013
|
2014
|
2015
|
2016
|
2017
|
873.080,42
|
719.864,37
|
921.642,33
|
836.001,31
|
1.017.617,68
|
1.067.360,16
|
Per chi non ha ancora ben compreso cosa significa
l’avanzo di amministrazione, consigliamo di leggere il parere della Corte dei
Conti - Sezione Regionale di controllo della Lombardia, che ha così definito
l’Avanzo di Amministrazione:
«
[omissis...] L’Avanzo di Amministrazione si configura quale risparmio pubblico,
ovvero eccedenza di risorse sottratte ai contribuenti e agli utenti, rispetto
alle previsioni di spesa per i servizi da erogare. Perciò l’Avanzo di
Amministrazione non è dunque classificabile come utile di gestione, e se
superiore alle percentuali fisiologiche rapportate alle entrate correnti, può
rappresentare un sintomo di eccessivo prelievo fiscale, non coerente con le
reali esigenze di spesa dell’ente locale. [omissis...]
»
In sostanza, l’Avanzo di Amministrazione, essendo da
considerare come risparmio pubblico e non un utile aziendale, quando è
consistente (superiore alle percentuali fisiologiche rapportate alle entrate
correnti quantificabile al 5/ 5,5%) non rappresenta oggettivamente un fatto
positivo per i cittadini, anzi “può rappresentare un sintomo di eccessivo
prelievo fiscale”.
L’avanzo, quindi, deriva dal fatto che non tutte le
risorse disponibili sono state impegnate per la soddisfazione dei bisogni della
collettività. Un comune ha il dovere di chiudere i propri conti con un risultato
il più possibile vicino al pareggio di bilancio. In caso contrario,
l’amministrazione non ha agito con la correttezza e l’attenzione che la gestione
dei soldi pubblici richiedono. Le risorse che sono prelevate dai cittadini sotto
forma di trasferimenti devono essere impegnate nella soddisfazione dei bisogni
collettivi. Altrimenti i casi sono due: o si è sbagliata la previsione e ai
cittadini si è chiesto più di quanto necessario oppure non tutte le risorse sono
state impiegate, lasciando taluni bisogni collettivi insoddisfatti. Nell’uno e
nell’altro caso, il giudizio sull’operato degli amministratori e dei funzionari
non può essere positivo.
A questo punto, bisognerebbe chiedersi che senso abbia
avuto applicare ai cittadini l’addizionale IRPEF pari a 0,50%, l’IMU pari allo
0,35% per le abitazioni principali e relative pertinenze e 0,86% per gli altri
fabbricati ed aree fabbricabili e LA TASI aliquota base 1%, per poi chiudere i
conti con un avanzo d’amministrazione di centinaia di migliaia di
euro.
Domanda a cui chiediamo una risposta ai solerti
amministratori della maggioranza che hanno votato compatti -ad esclusione
dell’ex assessore Bugliari Cosimo- il conto consuntivo 2017 e che tanto si
affannano a pubblicare sui network locali anche la più innocua attività del
Sindaco.
Altro elemento che dimostra l’incapacità gestionale del
Sindaco Assessore e Responsabile del servizio finanziario è quello DELL’AVANZO
DI GESTIONE.
Anche qui ci aspettavamo maggiore rispetto per i
cittadini. La gestione di competenza (la differenza tra quanto si era previsto
di incassare e quanto realmente incassato e quanto si era previsto di spendere e
quanto si è effettivamente speso) ha generato un saldo positivo di € 427.189,00,
di cui € 365.461,00 riferito alla parte corrente ed € 60.728,00 in parte
investimenti.
Cosa significa questo?
Significa che abbiamo incassato molto più di quanto
siamo stati capaci di spendere, ma il dramma non finisce qui; se andiamo ad
analizzare da dove arrivano queste “economie” scopriamo che almeno l’80%
dell’importo poteva essere tranquillamente rilevato prima del 31 dicembre 2017 e
quindi reinvestito per realizzare beni e l’erogazione di servizi aggiuntivi
rispetto a quelli previsti ad inizio anno evitando che tutto questo andasse a
finire nel famoso calderone dell’avanzo che alimenta il fondo cassa dello Stato
e quindi inutilizzato e inutilizzabile a breve termine per opere e servizi a
vantaggio dei cittadini di Villa d’Adda.
Questo poteva essere tranquillamente evitato attraverso
una più oculata gestione delle risorse, che, attraverso le famose variazioni di
bilancio, si potevano destinare per realizzare opere o organizzare servizi a
favore della cittadinanza. Ebbene la maggioranza in sei mesi ne ha fatte sei,
l’ultima il 30 novembre 2017, compreso il famoso prelievo dal fondo di riserva
fatto il 02.12.2017 per finanziare spese ordinarie.
L’elenco delle variazioni di bilancio è specificato di
seguito.
ORGANO
DELIBERANTE
|
N.
DELIBERA
|
DATA
|
commissario
|
1
|
4 gennaio 2017
|
commissario
|
5
|
18 gennaio 2017
|
commissario
|
19
|
1 marzo 2017
|
commissario
|
9
|
24 aprile 2017
|
commissario
|
7
|
28 aprile 2017
|
commissario
|
8
|
24 maggio 2017
|
commissario
|
8
|
28 maggio 2017
|
Consiglio comunale
|
11
|
13 luglio 2017
|
Consiglio comunale
|
32
|
26 ottobre 2017
|
Giunta comunale
|
31
|
05 ottobre 2017
|
Consiglio comunale
|
40
|
30 novembre 2017
|
Determina responsabile del servizio
finanziario
|
396
|
24 novembre 2017
|
Giunta comunale
|
72
|
2 dicembre 2017
|
A
questo punto ci chiediamo a che cosa sono servite le variazioni, che
notoriamente dovrebbero assestare il bilancio, se alla fine avanzano tutti
questi soldi e non si è in grado di fornire i
servizi.
Che il Comune di Villa d’Adda e l’amministrazione El@
manifestino grosse difficoltà nella gestione del bilancio lo si poteva
constatare dai grossolani errori del passato.
Il
dramma è che per gestire male i nostri interessi gli amministratori si prendono
anche qualcosa come € 32.700,00 all’anno.
Che dire poi di certi affidamenti assegnati a neo
associazioni, come quella della gestione degli impianti sportivi o della
biblioteca, avvenuti senza tenere conto degli obblighi previsti dal D.lgs.
56/2016 o dell’erogazione dei contributi senza adeguata ed esauriente
motivazione.
Naturalmente questo è il nostro personale punto di
vista, un punto di vista certamente di parte ma comunque fondato su dati di
fatto.
A chi ha votato convintamente il consuntivo 2017,
chiediamo di riflettere sulle nostre considerazioni, con la speranza che la
prossima ci porti quantomeno a non ripetere in fotocopia le stesse
considerazioni.
Naturalmente se ci sono delle obiezioni alle nostre
considerazioni siamo disponibilissimi ad accettare il contraddittorio con
esponenti della lista El@.
I FLOP DI EL@
Nel 2015 ha sforato il patto di stabilità per ben
€. 219.000,00 nonostante Arrigoni Martina e Posa Antonio lo
avessero avvisato, in tempi ancora utili per limitare ed evitare la situazione
di sofferenza economica, dei rischi dello sforamento e delle conseguenti
sanzioni finanziarie. Nonostante i moniti ripetuti dei due consiglieri, il
Sindaco ha sempre negato l’evidenza, arrivando persino a dire che la situazione
era sotto controllo e che, secondo le sue previsioni, si sarebbe arrivati ad
uno sforamento di €. 5.000,00 (vedi relazione consiglio comunale del
27.11.2015), per poi giungere al 31.12.2015 ad ammettere lo sforamento. Vogliamo
ricordare che Villa d’Adda è l’unico paese della bergamasca che nel 2015 ha
sforato il patto. Questo scherzetto, che ci poteva costare una riduzione dei
trasferimenti di € 219.000,00, è costato ai Villadaddesi, grazie alla clemenza
dello Stato, una sanzione di soli € 65.700,00.
Sempre nel 2015 ha permesso l’accumulo di debiti
fuori bilancio per € 39.737,32 (vedi relazione del revisore del conto al
conto consuntivo pag. 17), riconosciuti e liquidati dal Commissario per un
totale di € 35.154,68. Mancherebbero ancora da riconoscere €. 4.582,67
di cui si è persa traccia. Da segnalare che tutti i debiti sono da
attribuire alla mancata assunzione di regolari impegni di spesa per interventi
in di competenza dell’assessore Cattaneo Franco. A questi, va aggiunto anche un
altro debito fuori bilancio di € 12.000,00 (vedi volantino El@
dell’Aprile 2017 per i lavori di realizzazione del parcheggio di via Leonardo da
Vinci), di cui si è persa traccia (per chi non sa cosa è il debito fuori
bilancio consulti questo link).
Sempre nel 2015 ha realizzato la stazione ecologica
pasticciando con le norme sul finanziamento dell’opera. Risultato: la procedura
attuata è risultata sbagliata. Nel 2017 abbiamo dovuto riconoscere un altro
debito fuori bilancio di €
294.011,55.
Sempre nel 2015 si è accorto a fine lavori che le
procedure di gara per la realizzazione della Torre erano sbagliate, anche se in
realtà la colpa in questo caso non è tutta sua perché la gara si è svolto prima
del suo insediamento. Risultato: la Regione ha ridotto il contributo sui lavori
della Torre di € 64.000,00.
Viste le enormi difficoltà incontrate nella gestione
dei lavori, sarebbe stato il caso di verificare al suo insediamento la
correttezza di tutte le procedure, ma ciò non è avvenuto.
Nel 2014 decide di acquistare la casa Clapis per
€130.000,00. Il valore effettivo dell’immobile, secondo la Corte
dei Conti e l’Ufficio Tecnico Erariale, è di € 88.000,00. Quindi sono stati
spesi la bellezza di 42.000,00 Euro in più rispetto al valore
effettivo. Per fortuna qualcuno Arrigoni Martina, non convinta della convenienza
dell’operazione, ha segnalato i fatti alla Corte dei Conti. Risultato: ex
Giunta condannata a risarcire il Comune. Almeno in questo caso non paga
Pantalone.
Purtroppo l’elenco
sarebbe ancora lungo, ma lo faremo nei prossimi articoli spiegando per ogni
punto quanto il Comune poteva evitare di spendere.
Leggere questi dati fa veramente arrabbiare. Se non sono capaci di gestire perché non se ne sono stati a casa. Di politicanti che fanno danni ce ne sono già troppi.
RispondiEliminaParecchi di loro si stanno rendendo pienamente conto che contano come il due di picche e che farebbero bene a starsene a casa,ma sono inchiodati lì per permettere ai due o tre capi di garantirsi una apatica maggioranza.
EliminaChissà se i sapientini di el@ avranno la capacità ed il coraggio di smentire i dati.
RispondiEliminaSarà molto difficile i nostri amministratori rispondano, i dati sono così chiari che è impossibile smentirli.Ancora una volta dimostrano il loro scarso senso civico. Invece di pubblicare sui social le cavolatine perché non informano sulle cose che contano?
RispondiEliminaI vari consiglieri intellettuali sono solo capaci di alzare la manina senza approfondire gli argomenti? Il Bugliari ha capito dove si trova il tranello, gli altri invece approvano e basta? Anch'io dall'esterno ho capito che approvare senza capire si rischia personalmente, e anche di brutto. Meditate consiglieri!!
RispondiElimina