Caldaie: scattano 83.000 controlli
Rischio multe da 500 a 3000 euro, ecco come prepararsi.
La Regione Lombardia ha dato il via alla campagna di ispezioni sugli impianti termici.
In tutto il territorio stanno arrivando le lettere ai cittadini proprietari delle caldaie che sono state estratte per l’ispezione, con indicazione del professionista abilitato che si occuperà dell’ispezione e del giorno e dell’ora prefissati.
Sono previste approssimativamente 83.000 ispezioni.
«È un dovere di ogni cittadino tenere sotto controllo il funzionamento e i consumi della propria caldaia – commenta il presidente Matteo Rossi – sia sotto il profilo della sicurezza che del contenimento dell’inquinamento atmosferico. Nei giorni scorsi, quando le polveri sottili hanno raggiunto per diversi giorni livelli critici, ci siamo presi diversi impegni tra cui anche l’effettuazione di ulteriori controlli oltre a questi che abbiamo avviato.».
La grande maggioranza delle ispezioni riguardano impianti di potenza inferiore ai 35 kW alimentati a gas, vale a dire caldaie presenti nelle abitazioni private, ma verranno controllati anche gli impianti di potenza superiore (installati in condomini con riscaldamento centralizzato, imprese ecc.).
Il meccanismo di estrazione degli impianti selezionati, che si basa sui dati del Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (C.U.R.I.T.) non è casuale ma privilegia gli impianti per cui risulta qualche irregolarità nella manutenzione o nella sicurezza dell’impianto.
Ciascun ispettore è munito di tesserino con fotografia; il suo compito è quello di controllare la documentazione relativa all’impianto (installazione e manutenzione periodica) e misurare «sul posto» il rendimento di combustione, il contenuto di monossido di carbonio e la fumosità (solo per i combustibili liquidi). Al termine dell’ispezione viene redatto un verbale che sottoscritto dall’ispettore e dal responsabile dell’impianto viene consegnato al responsabile dell’impianto e trasmesso alla Provincia. In caso di riscontro di irregolarità si rischiano sanzioni, a seconda del tipo di violazione, fino a 3mila euro.
La Regione ricorda che i possessori di caldaie hanno l’obbligo di fare la manutenzione periodica rivolgendosi a un manutentore qualificato e abilitato, il quale provvede a tutti gli adempimenti connessi al C.U.R.I.T. (inserimento di un impianto nuovo, aggiornamento delle informazioni ecc.).
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