Mattarella.
Da L'Eco di Bergamo
Mattarella, ok dai parlamentari Bg.
Soltanto la Lega Nord si smarca.
Una persona che saprà garantire al Paese grande equilibrio istituzionale e politico e accompagnerà con rigore e competenza il cammino delle riforme istituzionali: la figura di Sergio Mattarella riscuote consensi e apprezzamenti da numerosi parlamentari bergamaschi, anche da parte degli esponenti di Forza Italia che si erano espressi per la scheda bianca. Solo la Lega si smarca e sospende il giudizio in attesa di vedere i primi atti del nuovo presidente.
Dall’opposizione Gregorio Fontana, parlamentare di Forza Italia, apprezza «l’equilibrio di Mattarella: ha l’autorevolezza necessaria per fare il presidente della Repubblica». Le critiche arrivano sul percorso seguito: «È stata l’elezione - osserva Fontana - di una persona indicata dalla maggioranza, ma non si poteva pensare diversamente. FI aveva chiesto una condivisione sulla persona. Poi Alfano e i centristi hanno titubato e pasticciato. Ora sono certo che il dialogo sulle riforme andrà avanti sostenuto proprio da Mattarella che ha grandi competenze su questi temi e sarà una garanzia per tutti».
Il leghista Giacomo Stucchi afferma: «Mattarella è sicuramente una brava persona, ma ciò non significa essere automaticamente un bravo politico o presidente. Lo valuteremo sui fatti, sperando che si ricordi che deve interpretare il sentimento di tutti e non solo di una parte. Da componente della Consulta ha bocciato il referendum sulla legge Fornero: ciò non depone a suo favore. Renzi è riuscito a farlo eleggere con un’abile manovra che ha messo nell’angolo Forza Italia: lo ha scelto e, forse, penserà di poter dare indicazioni su scelte spettanti al Quirinale. Spero non accada, ma temo possa succedere».
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Da BERGAMONEWS .
Presidente sobrio e istituzionale.
Bentornata politica!
E così ci tocca salutare con gioia un Presidente che viene dalla prima Repubblica.
E così ci tocca essere contenti nel constatare che davvero moriremo democristani.
E così ci tocca applaudire un premier guascone che a suon di "stai sereno" ha messo all'angolo anche il Nazareno e Berlusconi, il condannato.
Sì... ci tocca.
Perché Sergio Mattarella lo vedremo all'opera e lo giudicheremo dai fatti futuri, ma per il passato possiamo già dire che potrebbe volerci uno come lui in questo Paese dei furbetti, in questa Italia infeliciotta e perciò incattivita, dove a farla da padroni sono i meno onesti.
Sergio Mattarella è uomo sobrio, schivo, mai cercato i riflettori: l'esatto opposto dell'eccesso di leaderismo che da tempo sta deteriorando e mortificando la democrazia facendo credere che non servano i partiti, non serva il Parlamento, perché basta un capo carismatico incoronato dalla tv o dai social network.
Il neo Presidente è politico pacato, ma capace di gesti decisi: uno riguarda le ormai arcinote dimissioni da ministro in segno di protesta al varo della legge Mammì. Ma prima ancora, a metà degli anni Ottanta - da commissario del partito dopo l'arresto di Vito Ciancimino - depennò dalle liste della Dc palermitana i referenti dei comitati d'affari: scelta azzardata e non certo facile.
Coerente dunque, con se stesso prima di tutto. E determinato.
Ma insieme rispettoso delle istituzioni, quel rispetto che è andato scemando negli ultimi vent'anni o giù di lì, con la seconda e quasi terza Repubblica, appunto.
La persona adatta, nel suo ruolo di garanzia, a contenere l'esuberanza un po' spregiudicata di Matteo Renzi: il premier peraltro pare stia imparando che non basta la tattica scaltra, serve anche un pizzico di strategia per governare un Paese e riformarlo.
Questo è Sergio Mattarella, 73 anni, giudice della Corte Costituzionale, fondatore dell'Ulivo. Questo il suo passato. Il futuro lo valuteremo presto.
Intanto il presente ci ha già offerto un saggio della sua personalità. Le prime parole da Presidente, senza ringraziamenti, senza formalismi, senza ammiccamenti a chi l'ha portato sulla poltrona del Quirinale: "solo" una breve frase dedicata "alle speranze e alle difficoltà dei nostri concittadini".
Nessun commento:
Posta un commento