Arrigoni lancia l’allarme, il Sindaco mimimizza.
Dopo un
Consiglio Comunale nel quale è emersa, in tutta la sua gravità, la delicata
situazione in cui versano le casse comunali dovuta all’incoscienza di
amministratori faciloni, è scoppiata la polemica sul giornale di Merate.
Nell’articolo che riguarda la cronaca villadaddese, viene ripreso il fatto con
l’intervento dei protagonisti; da un lato Martina Arrigoni, che non ha lesinato
critiche nei confronti di “amministratori superficiali che con il loro
comportamento irresponsabile rischiano l’anno prossimo di far pagare più
tasse ai cittadini o di dover dare un sensibile taglio ai servizi comunali”;
dall’altro Il Sindaco che, pur minimizzando i fatti, ammette che forse “l’
anno prossimo riceverano meno soldi dallo Stato. Ma i soldi dello Stato sono
talmente pochi che quasi non si noterà. Nel caso si sforasse il patto si dice
sereno, perché ha realizzato opere che servivano alla comunità”.
Una dichiarazione che ci lasciati basiti per
l’irresponsabilità con la quale viene affrontato un tema così grave come la
gestione del danaro pubblico, tanto più se tale affermazione viene da chi, per
anni, ha accusato le precedenti amministrazioni di sprechi e incapacità gestionale.
Sul punto, vorremmo fare chiarezza. La prima cosa che forse il Sindaco, nonché
assessore al bilancio, deve sapere è che nel 2015 lo Stato ha erogato al Comune
di Villa d’Adda circa 480.000,00 euro ( circa il 20% del gettito tributario del
Comune), che molto probabilmente verranno azzerati dalle sanzioni se il patto
non verrà rispettato. Una cifra quindi da non sottovalutare perché comunque
rappresenta l’entata prevista per la tassa sulla prima casa. Il secondo dato è
ancora più allarmante: quali sarebbero state le opere indispensabili per la
comunità?. L’acquisto di casa Clapis per abbatterla e per realizzare il secondo
lotto della Torre del Borgo? Ma gli investimenti in quest’opera non erano uno
dei cavalli di battaglia di El@ quando accusava le amminstrazioni passate di
aver sperperato i soldi per il recupero della Torre?
La realizzazione delle aree di parcheggio
sull’Adda? Il muro di Gavardo? L’asfaltatura del parcheggio delle scuole
elementari? La nuova stazione ecologica? Erano proprio opere indispensabili ed
improcastinabili al punto di distruggere il bilancio?
O forse, come era più logico pensare, si potevano fare anche
con un occhio alla cassa?
Amministrare non è certo facile, ancora più difficile è
quando non si conoscono le norme e
quando l’arroganza diventa sovrana perché si pensa che tanto non si paga
mai di tasca propria, ma a pagare saranno sempre i cittadini.
Una certezza che traspare anche dalle dichiarazioni dei nostri
amministratori, che, con baldanza, affermano che a loro del patto di stabilità
non importa un bel nulla. Noi speriamo che rientrino, per il nostro bene in
primis, ma anche per loro stessi e le loro casse personali. Forse a qualcuno di
loro è sfuggito il fatto che lo Stato Italiano, a mezzo dei suoi giudici
contabili, sta dando una stretta alle elusioni e mancato rispetto del patto.
Noi abbiamo fatto una ricerca nelle varie regioni ed abbiamo trovato casi di
amministratori chiamati a pagare di tasca loro gli errori commessi. Uno su
tutti Alessandria, dove tutta la maggioranza è stata chiamata a risarcire il
danno, ma anche ad Orta di Atella, in
Provincia di Caserta, dove Sindaco, 12 consiglieri comunali e funzionari che hanno creato il danno sono stati chiamati
a risarcire circa 370.000,00 euro per il danno prodotto. Occhio sig. Sindaco e
sig. Consiglieri, i tempi dell’impunità sono finiti. Chi rompe, paga ed i cocci
sono i suoi. Siete avvisati. La prossima volta pensateci su prima di votare per
disciplina di gruppo.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaper cui, carissimo Posta togli la spina, stai attento che per i contabili del tribunale, l'astensione è equiparata all'approvazione, per cui un documento programmatico - finanziario dell'ente pubblico con debiti fuori bilancio, e non rispettoso del patto di stabilità, coloro che lo approvano o si astengono hanno doveri anche di rifondere la pubblica amministrazione per il danno erariale causato perché come nel nostro caso di Villa d'Adda conoscevano tali spese che non sono mai rientrate indispensabili ed improcrastinabili.
RispondiEliminaNon ho ancora visto niente di chè da questa minoranza, meno male che questi si stanno facendo male da soli, altrimenti solo Martina che è il consigliere più valido che c'è in quel consiglio comunale, è davvero una spina nel fianco di questi arroganti, brava continua così!
RispondiEliminaSembra incredibile, ma a Villa d'Adda chi decide non è nè il sindaco e nemmeno il vice e nemmeno la giunta. A decidere cosa deve essere approvato e cosa deve essere bocciato "è l'ex vice sindaco" ! Eh già, provate a pensare ai voti che questi hanno in consiglio comunale e vi renderete conto di chi è l'ago della bilancia e quindi di chi ha il potere di far "vivere" o "morire" l'amministrazione comunale, si proprio così " l'ex vice sindaco". Siamo al paradosso, prima tutti questi signori pendevano dalle sue labbra, adesso, dopo averlo cacciato dalla giunta, sono nelle sue mani. Quindi questi qui rest
RispondiEliminaè vero Posa ha il potere di alzare o abbassare il pollice per la giunta Biffi, è che non ha le palle per decidere anche perché dovrebbe rimangiarsi proclami fatti.
EliminaE' arrivata l'ora della resa dei conti, Antonio piombali, come hanno fatto loro con te, noi siamo con te!
RispondiEliminaEeh, parola troppo grossa per quel signore, una volta diceva che era uno con le palle, adesso che è il momento per dimostrarlo è li ancora a fare l'ago della bilancia, astenendosi su cose importanti pensando che così tira a campare, non sapendo che così votando anche lui è corresponsabile di eventuali danni provocati!
RispondiEliminaSono d'accordo, prima diceva di spaccare le montagne ora non spacca neanche un fuscello d'erba, solo aria fritta.
RispondiEliminaNo tranquillo, quello non stacca la spina, perché visto che è stato cacciato, adesso si vuole prendere le rivincite tenendoli attaccati ad un filo di ragnatela, così quando vuole prenderli in castagna può fargli sempre i suoi sermoni in pubblico facendo risultare che quando c'era lui tutto funzionava e così accontenta il suo ego e vissero tutti insieme felici e contenti, non c'è mai fine al peggio.
RispondiEliminaAl prossimo consiglio quello non si presenta vedrete, giocherà sempre così al gatto con il topo, intanto però, il gatto e la volpe vanno avanti così, nonostante i giochetti di costui. Minchia che top dei top....
RispondiElimina