VILLA D'ADDA
Villa d’Adda, la «calma» dopo la tempesta di polemiche La Torre del Borgo è abbandonata: spesi quasi un milione di euro per ospitare tre riunioni al mese
Almeno nelle favole le antiche torri ospitavano le principesse. Quella di Villa d’Adda, invece, non ospita proprio nessuno.
E’ passato più di un anno dalla pomposa inaugurazione della Torre del Borgo e ancora non è chiaro quale sarà il suo futuro.
Nel corso degli ultimi anni le ipotesi sono state tante: c’è chi ventilava l’ipotesi di trasferirvi la biblioteca, chi proponeva di dare vita a un museo e chi l’avrebbe destinata alle associazioni villadaddesi. Un destinatario effettivo è stata la Pro Loco, che però la utilizza solo due o tre sere al mese, per la riunione del gruppo.
Eppure gli sforzi per realizzare il restauro sono stati tanti, almeno quanti sono stati quelli profusi per contestare l’intervento. Difficile dimenticare, infatti, come l’antica torre sia stata per più di un decennio al centro di uno scontro tra maggioranza e minoranza, poco importa chi in quel determinato momento occupasse le fila dell’uno o dell’altro schieramento.
Il primo progetto preliminare risale al 2004 e fu siglato dall’Amministrazione Serafino Carissimi. Non perse tempo l’opposizione che, pur riconoscendo la necessità di un intervento di manutenzione, non condivideva la scelta di intraprendere tale spesa e la vaghezza del futuro della struttura.
Gli anni passarono, ma le polemiche no. Ad indossare la fascia tricolore fu Adelvalda Carsaniga quando, nel 2012, la Giunta approvò il progetto esecutivo. La minoranza El@ non si placò: fu la voce dell’ex consigliere di minoranza Stefano Castelletti a denunciare nel corso di un Consiglio comunale: «Non è corretto fare l’intervento edilizio e poi decidere la destinazione degli spazi: c’è un’inversione dei momenti e questo non consente una programmazione efficace».
Nel 2013, Carsaniga e gruppo El@ si scambiarono le poltrone e insieme a quelle si scambiarono le opinioni: il sindaco Gianfranco Biffi del gruppo El@ si ritrovò così a fare il tifo per il progetto, mentre l’ex prima cittadina, dalla minoranza, gridò allo spreco.
Ci si ritrovò insieme sorridenti però a maggio del 2015 per l’inaugurazione della Torre del Borgo: un gioiellino che renderà il paese più bello e più vivo, fu la promessa.
Le ipotesi per riempire i quattro piani furono numerose fin da subito, ma le più gettonate, scartata l’opzione di un museo sulle bellezze del territorio o sulle macchine di Leonardo, furono la sede delle associazioni o della biblioteca.
Oggi però gli spessi muri di pietra non ospitano nessuno.
Per la biblioteca i piccoli spazi suddivisi su più piani non sono abbastanza pratici. A installarsi è stata la Pro Loco che la utilizza per due o tre riunioni serali al mese.
«Trasferire la biblioteca nella Torre del Borgo sarebbe sicuramente un’idea romantica, ci sarebbe una bella atmosfera, ma non è un’ipotesi praticabile», ha commentato Marco Vannucci, responsabile della biblioteca comunale. «La struttura non presenta gli spazi adeguati, ci sono locali piccoli e disposti su più scale, i libri dell’ultimo piano non li guarderebbe nessuno».
«La Torre è la nostra sede, la utilizziamo per trovarci due o tre volte al mese per le nostre riunioni», ha chiarito il presidente della Proloco Piero Pozzessere. «L’anno scorso abbiamo utilizzato gli spazi per realizzare delle mostre, ma poi non ne abbiamo più fatte. C’era l’ipotesi di dare vita a un info point utile per cittadini e turisti, non lo abbiamo ancora realizzato ma speriamo nel futuro».
Nulla di fatto quindi se non gli oltre 933mila euro impegnati per la riqualificazione dell’opera (di cui, fortunatamente, 320mila euro sborsati dalla Regione). Quasi un milione di euro per dare nuovo lustro al simbolo del paese, un tesoro storico, una torre tanto bella da togliere il fiato.
Ma ancora vuota.
In questa vicenda ci sono solo due persone coerenti: ● Serafino nell'atto di volerla anche se non sapeva cosa farci ● Stefano nel capire da subito che non c'era programmazione nella scelta gridando, con cognizione di causa, allo spreco...Gli altri hanno cambiato CLAMOROSAMENTE idea...il passato ci aiuta a comprendere chi ha fatto dell'incoerenza la sua unica virtù
RispondiEliminaa furor d popolo non la si voleva... ma la cocciutaggine di quei amministratori dell sono tutto io maestri dello sperpero ha fatto quello che non doveva rivotarlo/i ..niet
EliminaInvestire risorse per conservare la memoria delle nostre radici è sicuramente costoso, apparentemente inutile, ma è un pò come se potessimo coccolare i nostri nonni. E magari i nostri figli o nipoti ce ne saranno grati.
RispondiEliminaSono d'accordo sulle radici da conservare, ma lo spreco che ci è stato a ristrutturare questa torre, forse non lo immaginate; se fate tutti i conti da quando le passate amministrazioni (da Mazzola ad oggi) vi hanno messo mani a ristrutturarla mi sa che raggiungiamo 2.000.000, 00 di euro forse, sarebbe bello poter recuperare tutte le delibere che impegnavano man mano i soldi per fare quattro conti, forse allora le radici sono davvero costose! Andava messa in sicurezza con 300,000 euro (visto che dietro non vi era un progetto di come doveva essere usata e a quale scopo) e i soldi si usavano magari per più cose intelligenti e meno costose che servivano ai cittadini.....
RispondiEliminaconcordo assieme al popolo come dice qualcuno
Eliminaps e si che sono di sinistra..
Esttao..noi paghiamo per gli erroridi quezti..i nostri avi se lo sapessero si rivolterebbero nelle tombe
RispondiEliminaInvece che piangere sul latte versato, sui soldi spesi e tutto il resto. Perchè non mettiamo in campo idee, contenuti e tutto ciò che potrebbe contribuire alla utilità e fruibilità compatibile e sostenibile?
RispondiEliminaLancia proposte!
Eliminaun patto bipartizan volete che villa risorga a nuovo quindi un unico gruppo senza opposizione (basta il blog..) con programmi seri e gente competente e fare il passo lungo come la gamba.. per almeno 5 anni tutti per uno uno per tutti ! io non so chi sia chi amministra questo forum ma lo ritengo competente e degno.
EliminaNon si tratta di piangere sul latte versato, si tratta di far conoscere tutta la storia della torre con i numerosi sprechi di denaro, per non ripeterli più, senza conoscere la storicità della cose, non si và avanti, comunque visto che dai questi bei consigli di mettere in campo idee ecc. comincia tu a dare suggerimenti in merito, per esempio?:
RispondiEliminaUn bel gruppo misto di persone e di idee, questo ci vuole per villa d'adda, forza che di gente di questo genere ve ne sono a villa d'adda e anche fuori paese che conosca bene la nostra realtà però, perché no?
RispondiElimina