Non si dà pace il sindaco Biffi Gianfranco dopo la doppia debacle che ha visto la sua maggioranza soccombere prima sul Piano di Governo del Territorio, poi sull’acquisto di casa Porta, poi ancora snaturando il piano cava San Martino ed infine sulla mancata approvazione del conto consuntivo 2015 e sul bilancio 2016.
A farne le spese i consiglieri Posa Antonio, Arrigoni Martina, Carsaniga Adelvalda e Milesi Mario.
Stavolta l’oggetto delle sue strali e la lettera che i consiglieri hanno inviato al Prefetto sollecitando la convocazione del Consiglio Comunale per la discussione del Conto Consuntivo 2015 e del Bilancio 2016.
Una richiesta legittima, tra l’altro supportata da precise norme di legge il cui testo non pare offensivo e lesivo della dignità di nessuno. La lettera, il cui testo riportiamo integralmente, è stata inviata al Prefetto e per conoscenza anche allo stesso sindaco, dimostra chiaramente le intenzioni dei quattro consiglieri firmatari.
Con la presente i sottoscritti consiglieri comunali di Villa d’Adda chiedono alla S.V. di voler cortesemente valutare l’opportunità della convocazione di un urgente Consiglio comunale per la definitiva discussione del conto consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016/2018, come previsto dagli articoli 227 e 141 del d.lgs. 267/2000.
A tal proposito fanno presente che, nel corso della scorsa seduta del 30.04.2016. tali argomenti sono già stati posti in discussione senza riceverne l’approvazione in quanto le votazioni hanno dato come esito quattro voto favorevoli e quattro voti contrari, determinando così la mancata ratifica delle importanti delibere in questione.
Tale votazione è il risultato della di una gestione non razionale ed oculata delle risorse finanziarie del Comune. Riteniamo sia ulteriormente dannoso e foriero di disagi per l’attività comunale l’attuale situazione di stallo, aggravata dall’immobilismo del Sindaco, incapace di trarre le evidenti conclusioni.
Auspichiamo pertanto una rapida convocazione del consiglio nel corso del quale riportare la discussione sui due temi che non hanno ottenuto i voti necessari, verificare l’esistenza o meno della maggioranza e trarne le dovute conseguenze politiche.
Distinti saluti
A voi il giudizio a noi una considerazione. Ancora una volta confondendo il legittimo diritto dei consiglieri di chiedere al Prefetto l’applicazione di una legge dello Stato con il reato di lesa maestà attacca pesantemente a testa bassa accusando i quattro consiglieri firmatari di aver scritto una lettera dalle sembianze intimidatorie dove si evince la tracotanza di codesti signori che si sono permessi di mettere in dubbio la professionalità del segretario comunale per perseguire il loro astio politico e personale nei nostri confronti. Evidentemente, non conoscono la Legge e neppure la prassi, poiché è esclusivo compito del Segretario comunale avvisare il Prefetto nei tempi e modi giusti, come egli aveva già diligentemente fatto, ben prima della loro raccomandata intimidatoria per lo più scritta con grossolani errori.
Francamente nel testo ufficiale non troviamo traccia di frasi che possano metter indubbio la professionalità del segretario e nemmeno l’ignoranza della legge visto che gli articoli citati sono corretti.
Pare evidente che l’ira acceca le menti. Forse una più pacata lettura degli avvenimenti avrebbe permesso al sindaco di non rimanere abbagliato dimostrando ancora una volta la sua ignoranza della norma.
Ma lo sproloquio non finisce qui, non trovando appigli alle sue elucubrazioni prosegue accusando Carsaniga e Milesi di aver colposamente causato le frane che hanno dissestato il muro della Colonia e impedito l’accesso ai parte dei fondi regionali per la ristrutturazione della Torre del Borgo. Prosegue poi accusando l’ex vicesindaco Antonio Posa per aver inserito nel bilancio previsioni di entrata fittizie derivanti dalla cessione di alcuni immobili comunali che poi in realtà sono rimasti invenduti. Colpisce la frase con la quale il sindaco giudica l’operato del suo ex assessore “col risultato di far scompisciare dalle risate chi mastica, appena appena, di economia”. Sul punto vogliamo ricordare che la cessione era uno degli obiettivi elettorali di El@ a cui Lui non si è mai opposto.
Permetteteci a questo punto di esprimere una nostra considerazione sacrosanta. Sindaco la smetta di considerare i suoi concittadini come degli stupidi. Lei forse non sa che in merito al dissesto idrogeologico del muro della Colonia poco ci azzecca l’operato delle ex Amministrazioni. Mai, infatti si erano verificati smottamenti tali da pregiudicare la stabilità del muro, forse non ricorda che il fatto è avvenuto in condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli. Così come il mancato finanziamento di parte dei lavori della Torre. Ricordiamo al sig. sindaco che la commissione di aggiudicazione della gara di appalto era composta da soli tecnici. Pertanto se di errore si è trattato questo deve essere addebitato solo a chi era in commissione. Sulle accuse poi a Posa, Stendiamo un velo pietoso. Lui era il Capo, se il suo vice sbagliava era suo preciso dovere fermare la proposta. Sig. Sindaco forse lei ha la memoria corta; sul bilancio 2014, Lei votò a favore, unica voce contraria della ex lista El@ fu Martina Arrigoni che le spiegò anche chiaramente il motivo del dissenso. Ma c’è di più, nel 2015, con Lei plenipotenziario ministro delle finanze, gli stessi importi furono reinseriti nel bilancio. Allora di che cosa stiamo discutendo??? Si metta tranquillo ed in pace con sè stesso e soprattutto rilegga gli atti consigliari.
Il resto lo lasciamo al prossimo post.
Ho letto l'articolo integrale pubblicato sul Giornale di Merate. C'è da Vergognarsi che un uomo delle istituzioni offenda così pesantemente chi non la pensa come lui. Ma ancora di più dimostra tutta la sua ignoranza politica ed amministrativa. Invece di fare pantomime faccia la cosa più seria. Prenda atto che il bilancio non è approvato e che mai verrà approvato, visto il tenore delle offese che fa ai suoi consiglieri dissidenti. Convochi il consiglio e prenda atto che non c'è più una maggioranza oppure con più dignità si dimetta prima. Il teatrino della politica che sta mettendo in atto è davvero squallido e fa veramente pensare che dietro a tutto ciò non ci sia l'interesse pubblico. Solo un personaggio di bassa lega come lei poteva arrivare a questo disastro.
RispondiEliminaOramai è soltanto un poveraccio senza più ritegno,che non sa più chi attaccare o su chi scaricare la sua rabbia. È completamente e disperatamente allo sbando.
EliminaA questo punto avrebbe bisogno solamente di un buon psichiatra.
Secondo me il sindaco ha fatto bene, ognuno si assuma le proprie responsabilità e adesso tocca a voi.
RispondiEliminaSi vede proprio da che parte tendi,poveraccio! Il sindaco avrebbe fatto bene ad ascoltare prima i suoi consiglieri,non a fare tutto quello che gli garbava?
EliminaOra fa il piagnone,come quei bambini che non vogliono mai perdere al gioco e scaricano le loro colpe o incapacità sugli altri.
Quel tizio ha voluto fin qui fare il gradasso al grido " Qui comando io e voi zitti!",ora se ne assuma la piena responsabilità senza fare queste vergognose dichiarazioni per scaricare su altri colpe che non hanno.
Che si decida a stare zitto e a togliersi dai co..ni,che è ora!
Caro signore, era meglio che si dimetteva a febbraio, quando ancora potevi cavarsela senza fare tutte queste figurine. Prenda atto che tutto quello che lei predicava in campagna elettorale è finito tutto in fumo, in quanto non vi era nulla che si potesse chiamare "arrosto". Si prenda le sue responsabilità e con dignità finalmente decida di dimettersi, d'altronde è ormai da tempo che glielo stanno chiedendo in tutte le salse i 4 consiglieri (ricordi il sindaco Mazzola, con quanta dignità personale, quando verificò che non aveva più i numeri per governare, rassegnò con molta signorilità le proprie dimissioni); così resistendo, non fa altro che perdere in credibilità sempre di più, sia come politico che come uomo (sono uno che l'ha votata, ma adesso davvero "BASTA") il paese e noi cittadini non possiamo continuare a essere ulteriormente presi in giro da questo meschino teatrino che ha messo in piedi. Siamo ormai lo zimbello di tutti i paesi limitrofi e non. Pensi piuttosto come lei diceva a fare il "nonno" e si goda finalmente la pensione.
RispondiEliminaMa com'è che se uno non la pensa come voi o spara minchiate o è un poveraccio?
RispondiEliminaNon si tratta di minchiate o poveraccio, il fatto è che o si è ciechi o sordi per dire che tutto è stato fatto bene; quando non si capisce che sforare il patto è una cosa che crea parecchi danni al comune per le famose sanzioni, e a un comune piccolo come villa d'adda è un grosso guaio che vengano dati meno contributi dallo stato per 219,000 euro, oltre a non poter assumere altro personale ed altro. Quindi bisogna dire che non sono stati capaci di amministrare diversamente non si vuole capire volutamente, perciò poveraccio o minchiate sono solo modi di dire, senza offesa naturalmente.
RispondiEliminaSe quel signore si offende per così poco vuol dire che ha la coda di paglia.
RispondiEliminaa quel signore voglio anch'io dirgli che sforare il patto di stabilità e nel contempo creare un avanzo di amministrazione per il 2015 di circa 900.000 euro è da incompetenti come incompetenti lo sono stati nel chiudere l'anno contabile con oltre 40.000 euro di debiti fuori bilancio. E il sindaco è euforico per questo amministrare? Chioso, Barat, Patati e Stupali le prope ira che fi prove pena.