da l'Eco di Bergamo,1 Maggio 2016
Villa d’Adda Biffi: sono amareggiato Si va verso il
commissariamento. Polemica sul patto di stabilità sforato.
Sembra proprio che l’amministrazione comunale di Villa d’Adda guidata dal sindaco Gianfranco
Biffi sia arrivata al capolinea. Ieri mattina nel corso dei lavori del Consiglio comunale non
sono stati approvati due punti all’ordine del giorno: il rendiconto di gestione dell’esercizio
finanziario 2015 e il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2016-2018. Infatti in sede
di votazione hanno alzato la mano a favore, del gruppo di maggioranza «El@» il sindaco Biffi,
gli assessori Daniele Mazzoleni, Franco Cattaneo e il consigliere Fabio Villa, contrari i
«dissidenti» Martina Arrigoni e Antonio Posa. Così come i due consiglieri di minoranza del
gruppo «Insieme per Villa d’Adda» Adelvalda Carsaniga e Mario Milesi.
A parità di voti le due importanti approvazioni in materia finanziaria non sono state approvate.
Quindi ora il segretario comunale Filippo Paradiso comunicherà al prefetto la non approvazione
riguardante il rendiconto finanziario 2015 e il bilancio di previsione 2016-2018. Il prefetto chiederà
al sindaco che sia convocato entro una ventina di giorni un altro Consiglio comunale, con all’ordine
del giorno i due punti in materia finanziaria che nelle due votazioni di ieri hanno pareggiato i voti.
Se in questo periodo di tempo le parti in conflitto, soprattutto all’interno del gruppo «El@»,
non trovassero un accordo e ognuno restasse sulle proprie posizioni anche nel prossimo Consiglio
chiesto dal prefetto, il passo conseguente sarà lo scioglimento del Consiglio comunale. Si aprirebbe
la strada alla gestione commissariale del Comune per un anno e i cittadini di Villa d’Adda saranno
chiamati alle urne nella primavera del 2017 per eleggere sindaco e Consiglio comunale.
Durante i lavori consiliari si è acuito ancora di più lo scontro in seno al gruppo «El@», ma
anche con la minoranza, con un rimpallo di responsabilità sullo sforamento di 219 mila euro del
patto di stabilità relativo all’anno 2015 che penalizzerà il bilancio 2016. Approvati invece,
seppur con maggioranze risicate, le tariffe e le aliquote Tasi, Tari, Imu, addizionale Irpef per il 2016
che non hanno subito aumenti. È chiaro che le prese di posizione e i contrasti nel gruppo di
maggioranza, che si trascinano da più di due anni, hanno pesato su questa amministrazione che è
arrivata oramai vicina all’amaro epilogo del commissariamento. Tra l’altro nei consiglieri del
gruppo «El@» serpeggiava un clima di rassegnazione, come se nel copione fosse già scritta da alcuni
mesi la fine di questa legislatura.
«Sono dispiaciuto e amareggiato perché non sono riuscito a portare a termine il mio mandato» ha
detto il sindaco e, sorridendo, ha aggiunto: «Da domani (oggi, ndr) sono in pensione (pensione da
lavoro) e mi dedicherò ai miei nipoti». Deluso l’assessore a Urbanistica e Lavori pubblici Daniele
Mazzoleni, che alla fine del Consiglio ha voluto ringraziare tutti per aver avuto la possibilità di
amministrare il suo paese e fare una preziosa esperienza. Lapidaria la giovane Martina
Arrigoni, che ha sottolineato: «Il nostro sindaco in questi tre anni è stato un capo autoritario
e non un leader autorevole». Sul blog della minoranza «Insieme per Villa d’Adda» si legge: «El@
ha fallito, la maggioranza non è stata capace d’essere un gruppo coeso in grado di guidare il paese».
In questo mese, molte persone saranno colpite dalla sindrome dell'ape: si credevano regine, ma resteranno semplici insetti.
RispondiEliminaCi sono insetti utili e insetti nocivi: bisogna vedere la categoria di appartenenza.
RispondiEliminaStanno ancora studiando come riuscire a rimanere a tutti i costi attaccati a quella loro maledetta cadrega.
RispondiEliminaSabato si è consumato lo psicodramma di un manipolo di incompetenti che pensavano di poter comandare solo perchè hanno fatto dell'arroganza il loro stile. Brava Martina che ti sei opposta da subito e bravo Posa, che seppure in ritardo ha ripreso lo spirito del Posa CAPOGRUPPO della prima versione di El@. Dispiace vedere i grulli che adesso denigrano gli unici due personaggi che oggi hanno fatto il vero interesse di noi concittadini. Quello di opporsi con intelligenza, senza attacchi personali alle nefandezze portate avanti dalla maggioranza. Pubblicate i numeri della disfatta di Biffi & Cattaneo.
RispondiEliminaMa ignorateli, quelli (grulli)sono gli stessi che giravano attorno a questi personaggi, curandosi di dirgli tutti i giorni: quanto siete belli, buoni, alti e con gli occhi azzurri; adesso vediamo questi qui a chi volgeranno adesso questi complimenti ipocriti. Dicevano il potere logora chi non c è l'ha, infatti avendolo perso il potere, già hanno cominciato a logorarsi e rosicare, scaricano le colpe sulle uniche persone intelligenti che si sono allontanate in tempo per far finire tutto questo scempio di questa specie di politica. Meglio tardi che mai. Non si capisce ancora dopo tutto questo, come mai si ostina a stare li dentro, non capendo che ormai non ha più nessuna credibilità e sarebbe forse l'unico gesto buono fatto in tre anni di dimettersi con dignità.
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