Pubblichiamo qui di seguito l’estratto, forse la parte più significativa di tutto il programma elettorale della lista El@ 1.0, che tracciava gli obiettivi dell’impegno amministrativo. Per dovere di cronaca, chi ha elaborato e scritto questo programma in El@ non c’è più, epuati dalla “purghe” dei Capi Biffi e Cattaneo.
Il giudizio sul ribaltone lo lasciamo a Voi.
A noi rimane l’orgoglio di aver pensato e lottato per un paese migliore, dove la contrapposizione doveva essere una virtù e il dialogo una regola per migliorare le proposte. Purtroppo non ci siamo riusciti, abbiamo sbagliato a fidarci di piccoli uomini che volevano disegnare lunghe ombre sulla storia.
Per comodità di lettura riportiamo il testo integrale del manifesto:
“Quante volte, ascoltando la radio, leggendo i giornali e vedendo i programmi di approfondimento politico, ci siamo indignati di fronte al dispendio di danaro pubblico e all’ incompetenza di chi ci governa.
Se focalizziamo l’attenzione sulla nostra piccola realtà locale, possiamo renderci conto degli sprechi e della inefficienza che spesso hanno accompagnato le scelte di questa maggioranza, incapace di guardare oltre la punta del suo naso, per cogliere in tutta la sua drammaticità questa situazione.
Oggi più che mai, complice anche la grave crisi economica che ha drasticamente ridotto i soldi trasferiti dallo Stato, diventano determinanti, da un lato, le entrate proprie del Comune (in primis L’IMU, l’addizionale IRPEF e i proventi dei servizi erogati alla cittadinanza), dall’altro, la capacità degli amministratori di eliminare le spese inutili ed improduttive.
In questo contesto, diventa fondamentale ed importante che il cittadino elettore acquisisca coscienza del suo ruolo e si convinca ad esercitare un’azione di controllo sulle scelte e sull’operato di chi è stato chiamato ad amministrare.
Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo esigere che chi ci amministra ci permetta di conoscere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. Capisaldi imprescindibili del rinnovamento nel rapporto elettore-classe politica sono:
aprire un canale di collaborazione con i cittadini;
dare trasparenza alle procedure di scelta degli obiettivi, alla definizione delle modalità di azione per perseguirli e alla rendicontazione dei risultati di tali scelte.
Noi di El@ che, in questi cinque anni di opposizione, abbiamo combattuto con molta determinazione contro le scelte univoche della maggioranza, che ha sempre imposto le sue decisioni senza mai accettare il confronto, ci batteremo per rendere il cittadino soggetto principe della nostra azione amministrativa, in un rapporto di continuo scambio di informazioni fra rappresentante e rappresentato.
Per noi, rappresentare significa assumere, condividere ed elaborare progetti che diano forma e sostanza ai sogni, alle speranze, ai bisogni ed ai valori comuni. Sentirsi rappresentati significa appartenere emotivamente e contribuire a un disegno politico che trovi il giusto equilibrio tra interessi individuali e collettivi.
Questo è lo spirito con il quale ci apprestiamo a presentare il nostro programma elettorale, frutto della nostra identità culturale di centro e centro-destra, delle nostre esperienze professionali e di impegno sociale, che non vuole -e non deve- essere un punto di arrivo, ma un’ esperienza di continua ricerca della soluzione migliore.
Per questo, a partire dal due aprile, inizieremo la pubblicazione delle nostre proposte, sulle quali Vi chiediamo di riflettere per contribuire a migliorarle, consci che, come scriveva don Milani, “(…) il problema degli altri è uguale al mio. Trovare una soluzione insieme è politica, trovarla da soli è avarizia”…
Una riflessione che proponiamo a tutti, ponendoci, e ponendovi, una domanda provocatoria del parroco di Barbiana:
“a che cosa servono le mani pulite se poi si tengono in tasca?”
Avete coraggio da vendere... visti i risultati ottenuti...Comunque coraggio! Non c'è limite al peggio...
RispondiEliminaPeccare è umano ... ma perseverare è diabolico...
(è solo un detto popolare, riferibile probabilmente a Sant'Agostino)
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (detto popolare, riferibile solo a te del primo commento)
RispondiEliminaSarà anche sordo il vostro interlocutore, però se
Eliminain comune c'è ancora al governo la lista El@, e voi siete El@, chi vi guarda dall'esterno parla di El@.
Bisogna che qualcuno si prenda la briga con atto pubblico, di sconfessare screditare espellere, o qualsiasi altro atto che esprima la totale estraneità e distinzione tra le vostre entità, con tutto quello che questa azione comporta.
Oppure rimanete come siete, ma che lo vogliate o meno, questo nome vi accomuna e unisce, e quindi il soggetto pur nelle sue declinazioni è comunque e sempre El@.
Ela era ed è per noi un modo di pensare ed agire dove la trasparenza, il dialogo, la partecipazione della gente e la democrazia dovevano essere i pilastri portanti dell'impegno politico del gruppo. Un impegno fatto di tanto lavoro e sacrifici di chi aveva queste idee e le ha condivise. Il risultato di questo lavoro non è mancato. In tre mesi nel 2008 abbiamo messo insieme una lista che ha raggiunto il 49% dei consensi, in cinque anni di opposizione abbiamo dimostrato con Arrigoni Francesco, Posa Antonio e Castelletti Stefano come si fa politica. Grazie a loro abbiamo gettato le basi per stravincere le elezioni del 2013. Lo spirito e l'anima di Ela era questo. La Ela di governo non ci appartiene, l'abbiamo contestata dall'interno fino a che abbiamo potuto, resoci conto che era una battaglia persa perchè il nome era "bruciato" abbiamo fatto sentire la nostra voce dal blog. Informando e criticando gli errori e l'arroganza della maggioranza. Noi non rinneghiamo lo spirito e la nostra origine, rifiutiamo l'idea del movimento che Biffi e Cattaneo hanno forgiato. Questa El@ non ci appartiene, l'abbiamo sempre detto e non lo rinneghiamo. Siamo persone con la schiena dritta che sanno dire scusa abbiamo sbagliato. Di questo magari a tanti non fregherà, tanti ci accumuneranno con il disastro Biffi e Cattaneo. A noi non interessa, a noi interessa guardarci allo specchio la mattina e non abbassare gli occhi perchè noi non abbiamo tradito i nostri ideali. Che poi sia El@ o VaiVilladadda poco importa. L'idea vive e resta, gli uomini passano.
EliminaTrovo molta ipocrisia in questa risposta, ad iniziare dal compianto Francesco Arrigoni che oggi incensate ma in vita lo avete offeso con congiure sleali e oggi ne offendete pure la memoria con un buonismo falso come Giuda. Tutti noi ricordiamo che la "contestazione interna" finì 5 (CINQUE) giorni dopo l'insediamento di Biffi, deduco che non si trattava di contestazione ma di volere il potere che vi fu negato dal Posa buttandovi fuori. Almeno una volta cercate di dire la verità! Ora avete voluto il commissariamento senza conoscere il parere dei paesani attaccandovi al problema fasullo del patto di stabilità che pochi comuni rispettano e in più, il nostro, possiede 800.000 euro in cassa. Spero che alle prossime votazioni nessuno dimentichi il vostro atteggiamento negativo per il bene di Villa d'Adda.
EliminaDalle sue affermazioni si evince chiaramente che lei è una persona che a tutti i costi vuole scaricare sugli altri le malefatte dei suoi amici ora in difficoltà a causa di una condotta estremamente sbagliata nell'amministrare il Comune di Villa d'Adda.
EliminaSi rassegni e si convinca che non vale la pena di scaricare su altri le colpe vostre!
Caro amico, io sono stato il primo a conoscere Francesco, a portarlo al gruppo, con Lui ho condiviso gioie ed onori della esperienza politica della prima El@, quella vera, quella di cui mi onoro di essere fondatore. Non ti permetto di dire falsità, Francesco per me e è stato un amico, un compagno di tante battaglie di cui ho condiviso l'illusione di vedere un modo di fare politica più serio. Nessuno ha mai offeso nè congiurato contro Francesco. Se questo fosse avvenuto ti assicuro non l'avrei permesso e con me tanti altri amici. A francesco si poteva contestare il carattere determinato, inflessibile con sé stesso e con gli altri, ma Uomo dotato di grandi valori. Ci sono state discussioni sul modo di fare ma nessuno si è mai sottratto al confronto. Sulle questioni interne del gruppo posso dire fino a quando ci sono stato 31.12.2014 e ci sono stato da coordinatore eletto democraticamente dalla maggioranza del gruppo, forse non lo ricordi ma io e gli altri amici del gruppo siamo stati quelli che non hanno permesso l'aumento delle tariffe dell'acqua facendo assemblee pubbliche e raccogliendo firme. Se confondi contestazione con confronto sei proprio fuori strada. Che poi sia stato o non stato Posa a cacciarci non mi interessa, quello che mi interessa è aver lottato pubblicamente per fare gli interessi della gente.Un ultimo appunto. Se veramente avessi voluto entrare in lista per esercitare "il potere" avrei potuto farlo tranquillamente, ma questo non è stato perchè per me amministrare è servire. Se una esperienza politica è arrivata alla sua conclusione la colpa non è degli altri, la colpa è di chi aveva la responsabilità di gestire l'amministrazione. Accusare gli altri è come riconoscere apertamente la propria incapacità. Visto che lo faccio per mestiere, voglio ricordare a chi ha scritto il commento, che non rispettare il patto non è motivo di orgoglio perchè la sanzione a questo comportamento è una diminuzione dei trasferimenti erariali; in altre parole si hanno meno soldi da spendere per i servizi. Sulla cassa lascia perdere perchè hai confuso la giacenza di cassa con avanzo di amministrazione.La giacenza di cassa te l'ha lasciata il Sindaco Carsaniga con più di 1.000.000, di euro. L'avanzo ceh hai fatto di più di 800.000 euro, poteva essere utilmente usato per abbassare le tasse, come promesso in campagna elettorale. Mi spiace constatare che dopo 8 anni non l'hai ancora capito.
EliminaVeniero Arrigoni (come usava dire Franceesco l'altro Arrigoni).
A proposito delle parole di don Milani,parroco di Barbiana, questi prepotenti hanno fatto di tutto per dimostrare il contrario!
RispondiEliminaBasta solamente pensare al piano Cave...
Perciò ora meglio a casa che ancora lì a fare danni!
Ma il sindaco uscente non avrebbe dovuto fare un tentativo di approvazione del bilancio convocando un consiglio entro 30 giorni da quell in cui è andato in minoranza?
RispondiEliminaSe l'ultimo consiglio è stato il 30 aprile,non sarebbe ora di convocare quello entro 20 giorni stabilito per legge? Come mai non lo convoca?
Oppure tutto viene fatto di nascosto,perché non vuol fare la figura di quello che viene buttatO fuori a calci in culo? Quando sarà il prossimo consiglio?
Ottimo intervento, Veniero, lasciali rosicare, tanto i suoi amici si vede cosa hanno fatto per il paese, a casa e dimentichiamoli prestissimo, hanno venduto aria fritta e hanno raccolto solo c....!
RispondiEliminaper carità prima vanno e meglio è per tutti, ma cosa ci stanno a fare ancora li dentro? Vedremo quando saranno fuori dalle scatole cosa hanno ancora inventato in questo frangente.
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