Pubblichiamo l’intervista del sindaco apparsa su “Il giornale di Merate” di Martedì 3 maggio u.s.
«Problemi nati dai due politici». La palla passa al prefetto
Sono dispiaciuto, anche se me l’aspettavo. Speravo che alla fine prevalesse il buon senso” - le prime parole di Gianfranco Biffi dopo la chiusura del consiglio - Spiace in particolare non riuscire a conseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissati, è un peccato per il paese. I due “disertori”? Ho fatto delle scelte sbagliate io all’inizio visto che la lista l’ho fatta io. Questa voleva essere una Giunta di tecnici e non di politici: alla fine i due politici che c’erano sono quelli che hanno causato tutto questo. La minoranza? Nulla da dire, hanno fatto il loro». Il futuro di Biffi? «Con la politica ho chiuso, non mi ricandiderò. Ora farò il pensionato e il nonno a tempo pieno, mi dedicherò ai miei sei nipoti».
E ora che succede? La legge dice che «quando il Consiglio comunale non abbia approvato nei termini lo schema di bilancio predisposto dalla Giunta, il Prefetto assegna al Consiglio un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio». Le prossime mosse, quindi, sullo scacchiere di Villa d’Adda spettano a Francesca Ferrandino, prefetto di Bergamo.
chioso, non hai sbagliato tu, abbiamo sbagliato noi ad eleggerti, personalmente avevo un sentore di palese tua incapacità, ma i tuoi sostenitori fra i quali anche quelli radiati mi hanno convinto, anche i "disertori" come li definisci tu non ti conoscevano abbastanza, la tua arroganza, la tua prepotenza, la tua superbia, la tua boria ha stralciato persino il manifesto elettorale di El@, questi sono i motivi che hanno causato il dissesto politico-amministrativo.
RispondiEliminaParole sante, non ti voleva nessuno nel gruppo, sei stato scelto solo perché non c'era nessuno che voleva farlo, quindi solo tu potevi accettare a quelle condizioni, ma conoscevamo già le tue potenzialità.
RispondiEliminaUn uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallito finché non comincia a dare la colpa a qualcun altro...
RispondiEliminaRicordi Gianfranco,quello che fu un buon amico, cosa ti disse? "Risulterò anche antipatico ma a mio modesto avviso, che peraltro condivido, non hai le capacità di fare il sindaco...." e fui l'unico a non incensarti, l'unico a non caricarti, uno dei pochi a farmi da parte... "poiché la sfida non è vincere le elezioni ma amministrare....." ricordi? Ci vuole umiltà passione e dialogo, bisogna dare fiducia a chi è in squadra e studiare, studiare tanto.. Non è semplice fare bene politica.... Non lo è mai stato! È giusto che el@ cessi di esistere poiché ne sono stati sviliti tutti i principi... tante parole destinate all'oblio, ho nostalgia del passato, ma non tornerei indietro...
RispondiEliminaSC
Hai centomila ragioni,Stefano. Ma lui non ha voluto ascoltare te ed altri che gli dicevano come te. Ha vinto la sua ambizione ed ha perso il gruppo El@!
EliminaDimettiti subito.............................cosa stai a fare ancora li dentro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Non è il posto tuo, capiscila, è da un po' che avresti dovuta capirla e daiiiiiiiii........
RispondiEliminaNo così hanno la scusa per continuare a dare la colpa ai politici..... ma che fantasia.... intitolate la strada dopo il mega villaggio shalom al fu pesciolino. ...
EliminaE all'uomo del fare intitolate il parcheggio sopra il ristorante del pesce : "in questo parcheggio giace la regola d'arte ".... ancorate bene il cartello prima che frani un'altro pezzo di scarpata però. ....
EliminaMa che faccia di bronzo!
RispondiEliminaHa il coraggio di dire che la lista El@ l'ha fatta lui!
Ma proprio non sa più quali storielle inventare per scaricare su altri tutti i suoi irreparabili errori.
Oltre che lo scranno ha perso pure la trebisonda,poveretto!
Ma lui aveva ed ha accanto l'uomo del fare.... quelle che spende i soldi pubblici senza avere la copertura del bilancio. ...
EliminaVolevo vedere se erano soldi suoi, mi sa tanto di braccino corto, invece con i soldi degli altri scialacqua a più non posso, mi piacerebbe sapere quanto spendevano di telefonate con i cellulari del comune, visto che ai tempi avevano fatto una interrogazione in merito a quanti apparecchi c'erano, chi li usava e quanto si spendeva, farei all'ultimo consiglio una domanda con risposta immediata, tanto se la si manda prima hanno il tempo per rispondere in consiglio, vediamo quanto spendevano loro, nelle varie slide del sindaco non sono state specificate e relazionate al pubblico queste spese, perché?
RispondiEliminaMa dopo tutto questo che è successo in comune, non ha ancora deciso di dimettersi? Ma cosa ci vuole a capire che quando non hai più credibilità prendi il coraggio a due mani e non fai più perdere ancora tempo al comune e anzi chiedi tu stesso dimettendoti per far arrivare il più presto possibile il commissario per iniziare subito a far funzionare nuovamente la macchina amministrativa in attesa delle prossime elezioni. Non voglio proprio pensare che creda ancora che la minoranza ci ripensi e lo faccia stare ancora li per altri due anni, saremmo davvero all'inverosimile, però sarebbe davvero le ultime cose che potrebbe fare la minoranza ed anch'essa non sarebbe più credibile; ma come potrebbe amministrare ancora uno stampellato continuamente dalla minoranza?
RispondiEliminaUna speranza anche per la nostra biblioteca
EliminaChe speranza?
EliminaLa speranza per la biblioteca, signorA? Eccola: oltre 3 mila libri catalogati, il doppio delle uscite su gli interprestiti, presenze quotidiane di (tanti) ragazzi per studiare in un ambiente consono; stagisti che hanno avuto l'encomio dai propri prof scolastici; stagisti portatori di handicap che abbiamo offerto tutta la nostra umanita; in biblioteca non esiste un libro fuori posto che sia uno; un caffè letterario che ci stanno invidiando tutti i paesi intorno; un'apertura mai inferiore alle 10 ore giornaliere.... Il tutto per 15 mila euro l'anno, lorde, ovvero 400 euro al mese che, come associazione, non prenderemo mai. Scusate lo sfogo ma mi sono rotto di essere coinvolto immeritatamente dopo tutto il lavoro che svolgiamo per la comunità, per lo più a gratis, se qualcuno/a non fosse contento non fa altro che dirlo: sarò felice di riconsegnare immediatamente le chiavi in comune ma teneteci fuori dalla politica di Villa d'Adda e chi va dicendo che mi presenterò in una futura lista sta dicendo una bugia. Ripeto: se non siete contenti della gestione non fate altro che dirlo, firmando e motivando il perché, a casa mia, per forza, non si fa nemmeno l'aceto.
RispondiEliminaMarco Vannucci
Ma se vuoi stare fuori dalla politica cosa sei venuto a fare in consiglio comunale? Per lora più con un ex di Scorza Italia. ... #vannucciastaisereno
EliminaSperiamo che i prossimi amministratori siano più trasparenti degli attuali in modo da evitare inutili polemiche e celebrazioni. Certo è che il sistema di affidamento non è stato dei più trasparenti. Pensare bene si fa peccato ma.......
EliminaSe arriva gente davvero seria, le cose cambieranno sicuramente.
RispondiEliminaMa è ancora lì a cercare di fare il sindaco? I nomadi li avete visti piuttosto? Che fate?
RispondiEliminaContenti di che cosa della nostra biblioteca? Poca trasparenza, domenica chiusa, orari stravolti, creando non pochi disguidi ai docenti e alla scuola. Le ragazze dell' aiuto compiti deluse da certi atteggiamenti.
RispondiEliminaNon basta avere i libri in ordine, la biblioteca è un luogo pubblico, la gestione deve essere trasparente, e bisogna avere le COMPETENZE e soprattutto non denigrare il lavoro svolto percedentemente con COMPETENZA, passione e amore per i libri e per chi la frequenta.
NB :il contribuo non può essere lordo ma solo netto e quindi mensilmente uno stipendio.
ma quanto è permaloso sto signore, non si può fare una critica che subito si impermalosisce.
RispondiEliminaLe critiche, quando costruttive, aiutano a migliorare e sono ben accette; viceversa, le affermazioni fasulle tese a denigrare, sono odiose.
RispondiEliminaPer la signora scontenta della biblioteca: a chiunque dotato di buon senso avrà strappato una risata, viene difficile credere a chi professa trasparenza trincerandosi dietro l'anonimato. Per l'orario stravolto esistono i numeri: media domenicale 1,7 libri usciti. Per i docenti e la scuola siamo aperti il martedì mattina ed ogni qualvolta ne hanno fatto richiesta. Per le bisboccie e le chiacchiere, ahimè, siamo chiusi. Capisco che per lei lo ritenga un difetto. Per tutto il resto, non me ne voglia, ha strappato una risata anche a me, grazie, ci voleva.
Marco Vannucci