VILLA D'ADDA
«Stallo dannoso per il paese» «Accecati dalla sete di potere» battaglia politica L’opposizione scrive al Prefetto, il primo cittadino risponde
Clima rovente in municipio. Dopo la non approvazione del Bilancio da parte del Consiglio (lo scorso 30 aprile), spetta al Prefetto assumere il comando della situazione e convocare d’ufficio un ulteriore Consiglio, per quella che è l’ultima opportunità di approvare il Bilancio prima del commissariamento. Comunicazioni da Bergamo finora non ne sono arrivate e i consiglieri che allora votarono contro (Adevalda Carsaniga e Mario Milesi per «Insieme», Martina Arrigoni e Antonio Posa, fuoriusciti dalla maggioranza) hanno scritto al Prefetto, Francesca Ferrandino, chiedendo di «valutare l’opportunità di una convocazione urgente di un Consiglio per la definitiva discussione del Bilancio consuntivo e di previsione». «Riteniamo dannoso e foriero di disagi per l’attività comunale l’attuale situazione di stallo, aggravata dall’immobilismo del sindaco, incapace di trarre le evidenti conclusioni» hanno aggiunto.
La risposta del sindaco, Gianfranco Biffi, non si è fatta attendere: «Io e il gruppo che rappresento siamo rimasti basiti dalla lettera di Carsaniga, Milesi, Arrigoni e Posa, inviata al Prefetto. Lettera dalle sembianze intimidatorie dove si evince la tracotanza di codesti signori che si sono permessi di mettere in dubbio la professionalità del segretario comunale per perseguire il loro astio politico e personale nei nostri confronti. Evidentemente, non conoscono la Legge e neppure la prassi, poiché è esclusivo compito del Segretario comunale avvisare il Prefetto nei tempi e modi giusti, come egli aveva già diligentemente fatto, ben prima della loro raccomandata intimidatoria per lo più scritta con grossolani errori. Certamente: abbiamo sforato il Patto di stabilità e ne assumiamo tutte le responsabilità, ricordando che il bilancio presentato e approvato dal revisore dei conti, verrà definitivamente approvato d’ufficio dal commissario. Scusateci se tra non spendere e ripristinare le strade franate, per l’incuria delle amministrazioni precedenti, abbiamo preferito riparare. Scusateci anche se non abbiamo potuto accedere ai fondi previsti per la ristrutturazione della Torre civica ma il malvezzo, per altro tipico della parte politica rappresentata da “Insieme”, non ci ha permesso di attingere ai fondi citati. Scusateci per aver legittimato Posa, quando era assessore al Bilancio, nel trascrivere la vendita delle case nel previsionale come cosa fatta ed acquisita, col risultato di far scompisciare dalle risate chi mastica, appena appena, di economia. E scusateci, infine, per avervi tediato con Martina Arrigoni che aveva scambiato l’aula consiliare per gli esercizi scolastici e di casa. Ma scusateci, soprattutto, per il commissario che il Prefetto invierà. Non meritavamo un’onta del genere per soddisfare la sete di potere e l’odio politico di lor signori. Pure lo Stato ha sforato il Patto di Stabilità, facendolo passare come un successo, ma nessuno si è sognato di inviare il commissario da Bruxelles, mentre noi avremmo pareggiato i conti nel breve tempo e Villa d’Adda avrebbe continuato a migliorare. Evidentemente il potere logora proprio chi non l’ha, accecando le menti».
La risposta del sindaco, Gianfranco Biffi, non si è fatta attendere: «Io e il gruppo che rappresento siamo rimasti basiti dalla lettera di Carsaniga, Milesi, Arrigoni e Posa, inviata al Prefetto. Lettera dalle sembianze intimidatorie dove si evince la tracotanza di codesti signori che si sono permessi di mettere in dubbio la professionalità del segretario comunale per perseguire il loro astio politico e personale nei nostri confronti. Evidentemente, non conoscono la Legge e neppure la prassi, poiché è esclusivo compito del Segretario comunale avvisare il Prefetto nei tempi e modi giusti, come egli aveva già diligentemente fatto, ben prima della loro raccomandata intimidatoria per lo più scritta con grossolani errori. Certamente: abbiamo sforato il Patto di stabilità e ne assumiamo tutte le responsabilità, ricordando che il bilancio presentato e approvato dal revisore dei conti, verrà definitivamente approvato d’ufficio dal commissario. Scusateci se tra non spendere e ripristinare le strade franate, per l’incuria delle amministrazioni precedenti, abbiamo preferito riparare. Scusateci anche se non abbiamo potuto accedere ai fondi previsti per la ristrutturazione della Torre civica ma il malvezzo, per altro tipico della parte politica rappresentata da “Insieme”, non ci ha permesso di attingere ai fondi citati. Scusateci per aver legittimato Posa, quando era assessore al Bilancio, nel trascrivere la vendita delle case nel previsionale come cosa fatta ed acquisita, col risultato di far scompisciare dalle risate chi mastica, appena appena, di economia. E scusateci, infine, per avervi tediato con Martina Arrigoni che aveva scambiato l’aula consiliare per gli esercizi scolastici e di casa. Ma scusateci, soprattutto, per il commissario che il Prefetto invierà. Non meritavamo un’onta del genere per soddisfare la sete di potere e l’odio politico di lor signori. Pure lo Stato ha sforato il Patto di Stabilità, facendolo passare come un successo, ma nessuno si è sognato di inviare il commissario da Bruxelles, mentre noi avremmo pareggiato i conti nel breve tempo e Villa d’Adda avrebbe continuato a migliorare. Evidentemente il potere logora proprio chi non l’ha, accecando le menti».
Autore: mtf
Sindaco oltre ad essere arrogante sei pure ignorante. Non sei nemmeno capace di leggere, interpretare quello che hanno scritto i consiglieri al Prefetto in questo modo è da persona molto disturbata.
RispondiEliminaFinalmente è finita questa telenovela per Villa d'Adda, per non ritrovarci mai più in questa situazione. Ora ci vuole una persona conosciuta e che abbia la fiducia della gente, senza nessun interesse personale, forza cerchiamolo che c'è, forse ha già girato intorno a noi (una persona pacata, modesta ma soprattutto che sa ascoltare la gente.
RispondiEliminaMolto egregio Sindaco di Villa d'Adda, non ci resta che piangere, abbia almeno un pò di riguardo per l'incarico istituzionale che lei ricopre, che dovrebbe essere la migliore espressione di civismo e civiltà.
RispondiEliminaPurtroppo i fatti gli atteggiamenti le parole che finora avete usato lei in primis e gran parte di chi la sostiene, sono veramente oltre ogni limite del sopportabile. State calpestando tutto e tutti. Ma perchè?
Non so se ci sia ancora qualcuno che disposto perdonarvi per ciò che ci state facendo...
dal sindaco una arroganza strafottente, veramente dalle righe di questo blog si leggevano sin dall'inizio del mandato amministrativo che qualcosa non era chiaro, non è un consigliere che dissente a mandare a casa un sindaco, è una concausa di incompetenze che ha creato questo dissesto amministrativo, purtroppo sindaco devi prendere atto che sei stato un'incapace, la tua mancanza di sincerità e non condivisione delle scelte ti ha portato a questo disastro, ha durato sin troppo, a casa.......
RispondiEliminaIl confronto con il gruppo, gli è mancato, si è fatto consigliare male da qualcuno che aveva vicino e che non gli ha permesso di usare quella modestia per farsi aiutare da tutti quei componenti del gruppo che in ogni modo lo avrebbero aiutato anche se le idee potevano non essere unanimi, ma sempre utili a far fronte alle problematiche che in un comune ci sono; il detto "qui adesso comandiamo noi" di qualcuno, li ha letteralmente AFFOSSATI...........................
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