LA MAGGIORANZA VACILLA....
RIPROPONIAMO QUESTO POST DIETRO RICHIESTA DI ALCUNI LETTORI,IN QUANTO LO TROVANO TROPPO IN CODA A POST PIÙ RECENTI.
I COMMENTI GIÀ PUBBLICATI I LETTORI LI POSSONO LEGGERE NELLO STESSO POST PUBBLICATI PIÙ SOTTO.
La seduta del Consiglio Comunale di sabato 16.04.2016 ha certificato un dato inconfutabile: la maggioranza del sindaco Biffi si è sciolta come neve al sole.
RIPROPONIAMO QUESTO POST DIETRO RICHIESTA DI ALCUNI LETTORI,IN QUANTO LO TROVANO TROPPO IN CODA A POST PIÙ RECENTI.
I COMMENTI GIÀ PUBBLICATI I LETTORI LI POSSONO LEGGERE NELLO STESSO POST PUBBLICATI PIÙ SOTTO.
La seduta del Consiglio Comunale di sabato 16.04.2016 ha certificato un dato inconfutabile: la maggioranza del sindaco Biffi si è sciolta come neve al sole.
La conferma di questo fatto si è avuta in occasione delle votazioni sui diversi punti all’ordine del giorno posti in discussione.
Il primo dato anomalo - ma non è una novità nella gestione del Sindaco Biffi - è il vezzo di continuare imperterrito nella doppia convocazione del Consiglio Comunale.
Qualcuno di voi potrà dire che si tratta di una critica poco incisiva e che sia solo una formalità, ma nulla è più lontano dal vero. Noi crediamo nella trasparenza, nella legalità e nella democrazia. Noi crediamo sia giusto che, se la legge prevede che il numero di consiglieri assegnati al Comune di Villa d’Adda sia otto e che la maggioranza necessaria a prendere le decisioni sia cinque consiglieri, sia doveroso prenderne atto e far sì che le decisioni siano assunte in questo modo. Del resto, a Villa d’Adda, nei sessanta cinque anni precedenti, mai nessuna amministrazione aveva mai osato pensare di introdurre “trucchetti” per abbassare i quorum necessari alla votazione.
La giunta Biffi, invece, sì e, con un colpo di mano, ha introdotto l’escamotage delle seconda convocazione, utilizzata di solito per le assemblee che superano i 20 membri per sopperire alla difficoltà di avere il numero legale.
Ma la cosa ancora più grave è che il sig. Biffi, sindaco pro-tempore, (n.d.r. speriamo ancora per poco), ha esteso la regola, detta in gergo politico, dei “quattro gatti”- aggiungiamo noi con ironia “spelacchiati”- anche ai provvedimenti di grande rilevanza, quali bilanci, consuntivi, piani di governo del territorio e piani attuativi, che hanno un impatto notevole sul destino della comunità.
È una regola che valutiamo negativamente, soprattutto dopo che, per anni, abbiamo proclamato che la politica, soprattutto quella locale, deve tornare ad appassionare il cittadino alla partecipazione ed essere trasparente.
Appare chiaro che questo modo di portare in consiglio decisioni importanti come il P.G.T, il Piano Cava San Martino e l’acquisto di casa Porta (che dovrebbe costare al Comune, euro più euro meno, circa un milione di Euro) non può che trovare il nostro forte dissenso.
Fatta questa doverosa precisazione metodologica, veniamo al cuore del problema: il consiglio comunale del 16 aprile, durato più di quattro ore, per il quale, notiamo con rammarico, la partecipazione dei cittadini poteva essere maggiore.
Iniziamo con la descrizione dei fatti, partendo dall’ordine del giorno.
Evidenziamo che nell’avviso di prima convocazione la sequenza dei punti è:
Punto 4- ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DELL’EDIFICIO “EX CASA PORTA”;
Punto 5- PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T) VARIANTE 1 – ESAME OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA;
Punto 6- ADOZIONE PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE EX PIANO CAVE SAN MARTINO.
Nell’avviso di seconda convocazione è:
Punto 4- PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T) VARIANTE 1 – ESAME OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA;
Punto 5- ADOZIONE PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE EX PIANO CAVE SAN MARTINO;
Punto 6- ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DELL’EDIFICIO “EX CASA PORTA”;
La regola è che l’ordine del giorno non si modifichi tra la prima e seconda convocazione. Se ciò è stato fatto, un motivo ci sarà. Siccome siamo convinti che a pensare male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca, crediamo che il fatto non sia accaduto casualmente, ma sia stato voluto da qualcuno che, per correttezza e serietà, dovrebbe anche spiegarne i motivi.
Prima di iniziare la discussione, MARTINA ARRIGONI, a nome anche del consigliere ANTONIO POSA, ha posto una questione pregiudiziale: il rinvio della discussione del PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, del PIANO CAVA SAN MARTINO e dell’ACQUISTO DI CASA PORTA. A loro dire, sono argomenti di fondamentale rilevanza, che condizioneranno pesantemente il futuro del territorio e le casse comunali, per i quali serve una maggioranza solida che in questo momento non c’è. Pertanto, hanno chiesto il rinvio dei tre argomenti dopo la discussione e l’approvazione del conto consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016-2018, che, come noto, rappresentano gli strumenti fondamentali della programmazione di un Comune.
Appare evidente che, se non esistono altri interessi, il rinvio dell’argomento di quindici giorni, dopo che gli stressi sono stati a “giacere nei cassetti” per anni, non cambia il destino e gli interessi della maggioranza dei cittadini a meno che…. non ci siano altre motivazioni dietro che non ci è dato di sapere e che ci piacerebbe conoscere.
La votazione sul punto ha evidenziato il seguente esito:
Favorevoli: Posa Antonio, Arrigoni Martina.
Contrari: Biffii Gianfranco, Villa Fabio, Cattaneo Gianfranco, Mazzoleni Daniele
Astenuti. Carsaniga Adelvalda, Milesi Mario.
PROPOSTA RESPINTA.
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T) VARIANTE 1 – ESAME OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA;
Si passa, quindi, alla discussione, nella sequenza sopra riportata, dell’ordine del giorno. Il punto su cui porremo la nostra attenzione riguarda la VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO. Sul punto, è da segnalare che, con delibera n. 55 del 19.12.2015, si era proceduto all’adozione e che, nel periodo di esposizione delle osservazioni, ne sono pervenute 14. Oggetto del consiglio comunale è, quindi, la discussione delle osservazioni, che sono state valutate e votate una per una rispetto all’accettazione o respingimento, e l’approvazione definitiva del provvedimento. Conclusa questa fase, si è passati alla votazione finale su tutto il provvedimento. L’esito è stato:
Contrari: Posa Antonio, Arrigoni Martina, Carsaniga Adelvalda, Milesi Mario.
Favorevoli: Biffi Gianfranco, Villa Fabio, Cattaneo Gianfranco, Mazzoleni Daniele.
Non essendo stata raggiunta una maggioranza, si è chiesto al Segretario di sapere se il provvedimento fosse stato o meno approvato. Il segretario, in un primo momento, ha dichiarato approvato il provvedimento, in quanto la votazione finale secondo lui non era altro che la presa d’atto delle osservazioni; successivamente, dopo le proteste e i dubbi dei consiglieri dissenzienti, si è riservato di rispondere e approfondire il tema.
Il segretario ha motivato la propria posizione e ha cercato di rispondere alle domande del Consiglio facendo riferimento a una pronuncia del TAR di Brescia. Ma tale argomentazione è apparso fuorviante, anche in considerazione del fatto che lo stesso ha dichiarato pubblicamente che l’ordine del giorno era stato preparato prima della conoscenza della sentenza del Tar di Brescia da lui citata. Inoltre, forse al Segretario sfugge che le sentenze di un Tar valgono solo per il giudizio in cui sono state emesse e la sentenza del Tar di Brescia, di cui non si conoscono nemmeno i presupposti, è apparsa in quel momento del tutto decontestualizzata. Sul punto, abbiamo chiesto a numerosi segretari comunali e tecnici urbanisti le procedure di voto e tutti hanno confermato che la norma prevede votazioni singole sulle singole osservazioni e poi una votazione finale su tutto il provvedimento. Questa tesi è confermata anche dal contenuto della deliberazione n. 1 del 05.01.2013 di prima approvazione del P.G.T. A questo punto, il sig. Segretario dovrebbe spiegarci cosa è cambiato nella normativa rispetto al 2013 e perché numerosissimi Comuni della Lombardia prevedono due votazioni distinte, una per le singole osservazioni e una per il provvedimento finale
Un cambiamento di rotta così eclatante rispetto alla lineare normalità e all’indicazione dell’ordine del giorno doveva essere comunicato prima di procedere alla votazione, perché il Consiglio era convinto di votare l’approvazione definitiva del provvedimento e non una presa d’atto. Del resto l’ordine del giorno prevedeva espressamente: PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T) VARIANTE 1 – ESAME OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE DEFINITIVA.
Per come è scritto, è molto chiaro: il resto è fantasia e la discrepanza emersa è un fatto gravissimo.
Forse è il caso che il segretario faccia il tecnico e non la “stampella” della maggioranza.
Bisogna semplicemente prendere atto che si è verificato un corto circuito istituzionale, con quattro voti a favore e quattro contro, per cui non c’è maggioranza e il documento non risulta approvato.
PROPOSTA RESPINTA. IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NON È STATO APPROVATO.
PIANO CAVA SAN MARTINO.
Il sindaco ed il vice hanno abbandonato l’aula al momento della votazione, perché, essendo parenti di un proprietario dei terreni oggetti di variante, erano incompatibili.
Anche su questo punto si è accesa una appassionata arringa di Antonio Posa e Martina Arrigoni, convinti sostenitori che il provvedimento andasse bocciato, anche in ossequio alla linea che da sempre la lista El@ aveva tenuto sull’argomento fin dal lontano 2008. Adelvalda Carsaniga e Mario Milesi, invece, hanno proposto che venisse modificato l’accordo dei privati, per cui, si sostituisse l’acquisizione dell’area feste di proprietà della Parrocchia con una monetizzazione, facendo in questo modo entrare nelle casse del Comune circa 125.000,00 euro. Nel corso della discussione, il consigliere Posa ha proposto il reperimento nell’ area della ex cava San Martino di uno spazio da destinare ad area feste.
Poste in votazione, le due proposte hanno dato il seguente esito:
Emendamento Carsaniga-Milesi per la monetizzazione dell’area:
Favorevoli: Carsaniga Adelvalda, Milesi Mario, Villa Fabio, Mazzoleni Daniele.
Contrari: Arrigoni Martina.
Astenuti: Posa Antonio
PROPOSTA ACCOLTA
Sul secondo emendamento proposto da Antonio Posa, relativo allo spostamento dell’attuale area feste nella cava, con modifica, quindi, nella sostanza del piano che era stato proposto, hanno così votato:
Favorevoli: Carsaniga Adelvalda, Milesi Mario, Posa Antonio, Arrigoni Martina.
Contrari: Villa Fabio, Mazzoleni Daniele.
PROPOSTA ACCOLTA
Per effetto di tali votazioni, il Piano, rispetto a quanto previsto dalla Giunta, subisce importanti e significative modificazioni, che, a nostro avviso, renderanno necessario un ulteriore accordo tra i cinque privati interessati, i quali dovranno ricavare nelle loro proprietà l’area feste completa del parcheggio e delle infrastrutture di supporto.
ACQUISTO CASA PORTA.
L’intervento prevede l’acquisto della attuale casa Porta (n.d.r. immobile accanto al Comune) per realizzare poi strutture di pubblico interesse, quali poste, sede anziani, palestra per anziani, farmacia.
Il costo complessivo dell’acquisto di casa porta è di 140.000,00 Euro, a cui vanno aggiunti altri circa 850.000,00 per il recupero. Sul punto, si è scatenata la critica di Antonio Posa, che ha accusato la giunta di incapacità gestionale, poiché ha proprietà che non riesce a vendere e pretende di acquistare immobili sui quali sono necessari investimenti enormi, con ricadute importanti sul bilancio di previsione, di cui in quel momento nessuno aveva contezza poiché non era argomento all’ordine del giorno. Appare del tutto evidente che questo modo di amministrare trascina il Comune in una spirale di indebitamento insostenibile. (N.d.r La stessa Torre costata, circa 1.000.000,00 di euro oggi è utilizzata solo come sede della Pro loco per un’ora a settimana). Sul punto, si dichiarano della stessa opinione anche Martina Arrigoni, Adelvalda Carsaniga e Mario Milesi.
Pertanto, la votazione dà i seguenti risultati:
Favorevoli: Biffi Gianfranco, Villa Fabio, Cattaneo Gianfranco, Mazzoleni Daniele;
Contrari: Arrigoni Martina, Posa Antonio, Milesi Mario Carsaniga Adelvalda.
PROPOSTA RESPINTA
Il consiglio ha poi discusso la mozione presentata dal consigliere Antonio Posa, in merito alla realizzazione di una indagine ambientale ed epidemiologica sul territorio di Villa d’Adda, sulla scia di iniziative identiche volute da molti Comuni del circondario. Si chiedeva di affidare l’incarico e il coordinamento dell’indagine al dr. Crosignani, insigne luminare dell’Istituto dei tumori di Milano. L’indagine, secondo la proposta del consigliere Antonio Posa, ha lo scopo di valutare il rischio delle esposizioni dei cittadini ai fumi dell’inceneritore dell’Italcementi di Calusco, che si appresta a triplicare la sua potenzialità.
Sul punto, da segnalare sono gli interventi del consigliere Milesi e del consigliere Mazzoleni, che hanno contestato la validità scientifica del metodo Crosignani.
A noi pare che, invece di fare inutile sfoggio di critiche metodologiche, il sig. Milesi avrebbe dovuto attivarsi per far partire comunque un’indagine epidemiologica, dal momento che ha da sempre dimostrato attenzione al problema, al fine di capire se gravi patologie tumorali siano o meno correlate a fattori inquinanti.
Al voto, la proposta è stata respinta grazie al voto del sig. Milesi e della maggioranza.
Su richiesta del sig. Milesi pubblichiamo la seguente precisazione. La proposta del consigliere Posa viene respinta con il voto contrario di Biffi Gianfranco, Cattaneo Gianfranco, Villa Franco, Mazzoleni Daniele. voto favorevole di Posa Antonio, Arrigoni Martina, Carsaniga Adelvalda. Astenuto Milesi Mario.
Milesi,vediamo se stavolta tu e la Ade vi decidete a tirar fuori le palle per mandare finalmente a casa questi derelitti della politica,che non hanno saputo far altro che danni al paese.
RispondiEliminaOppure dimostrerete solamente di voler tenervi stretto il vostro cadreghino e non rinunciare alla paghetta?
Io penso che stavolta tutti e due della minoranza si sono stufati di questi personaggi e pertanto non esiteranno a mandarli a casa, non credo proprio che siano così ottusi da non aver capito che è stata una cattiva amministrazione del denaro pubblico e non son stati capaci di far fare a questo paese un salto di qualità i quali durante le elezioni di 3 anni fa strombazzavano in tutto il paese per le loro grandi capacità manageriali, visto che molti di loro erano "imprenditori"; meglio i non imprenditori che hanno sempre amministrato con modestia questo paese negli anni passati. Fine ingloriosa per chi è presuntuoso e poco modesto, se lo ricorderanno per il resto della loro vita!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminail piano cava è un palese interesse di alcuni, la casa Porta è per aiutare un amico a disfarsene di un impiccio immobiliare, hanno approvato un PGT con evidenti interessi immobiliari oltre che dei membri della maggioranza anche per i soliti noti immobiliaristi, come se non avessero fatto già troppo danno deturpando il paese!
RispondiEliminaChiedo una sollecita rettifica al post e precisamente al punto in cui, esponendo la mozione Posa, per la parte che mi riguarda, leggo la seguente affermazione non corrispondente alla verità dei fatti :
RispondiElimina"Al voto, la proposta è stata respinta grazie al voto del sig. Milesi e della maggioranza".
ma guardate la trave nell'occhio che avete e non le la pagliuzza, tireves insema.
RispondiEliminaSu richiesta del sig. Milesi pubblichiamo la seguente precisazione. La proposta del consigliere Posa viene respinta con il voto contrario di Biffi Gianfranco, Cattaneo Gianfranco, Villa Franco, Mazzoleni Daniele. voto favorevole di Posa Antonio, Arrigoni Martina, Carsaniga Adelvalda. Astenuto Milesi Mario.
RispondiEliminaPovero miserello questo Milesi! Tutto è solo fumo,ma niente arrosto.
Eliminamilesi desdes fo
EliminaMilesi,ricordati che se questi non andranno a casa la colpa sarà solo vostra. Tua e di Adelvalda. Vogliamo vedere che coraggio avete.
EliminaSig. Milesi, lasci perdere la cura è peggiore del male. La mozione di Posa è stata uno degli argomenti più seri messi in discussione in questo consiglio. Capite perchè tanta gente muore di cancro a Villa d'Adda dovrebbe essere l'interesse di tutti quelli che hanno a cuore il loro Paese. Il Sindaco e quel che resta della maggioranza hanno avuto il coraggio di votare contro. Lei neanche quello.
RispondiEliminaLa gente si ricorderà di tutto questo e alla prossima tornata verrete cancellati politicamente.
RispondiEliminameno 3 , signori arroganti e presuntuosi.
RispondiEliminaNon dire gatto fino a quando non ce lain ,nel sacco
RispondiEliminagiusto, ma sarebbe davvero roba da matti continuare con questi qui.
RispondiEliminacomunque: MENO 2 UGUALMENTE.
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