CONSIGLI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE.
L’anno scolastico è cominciato: quasi 8 milioni di studenti in tutta Italia sono tornasti a sedersi tra i banchi. Lo studio «può essere affrontato al meglio da bambini e ragazzi anche seguendo le regole di una sana alimentazione. Durante le ore di lezione a scuola, assume grande importanza lo spuntino: fornisce energia «a rapido consumo» che previene il calo – tipico della tarda mattinata – di attenzione e del tono dell’umore e spezza intervalli superiori alle 4-5 ore tra i pasti principali.
Lo confermano gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: «Senza sostituirsi alla prima colazione, lo spuntino non deve avere un apporto calorico eccessivo – sottolinea Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare -. Dovrebbe fornire, infatti, il 5-10% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all’età, tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 di un adolescente».
Per il break di alunni e studenti, gli alimenti da privilegiare sono quelli facilmente digeribili, ricchi di carboidrati e poveri di grassi, come la frutta o lo yogurt. Per non rendere monotono l’appuntamento di metà mattina possono essere proposte, saltuariamente, anche fette biscottate, merendine non farcite, frollini o piccole quantità di pizza, tipo 40 gr di “rossa” del fornaio.
E’ importante che i bambini facciano sempre la prima colazione. In caso di rifiuto, è un comportamento errato dal punto di vista nutrizionale inserire una merenda extra-size nello zaino nel tentativo di compensare il digiuno della mattina.
Sono dunque da evitare panini super-imbottiti, spuntini golosi, “merendone” o qualsiasi alimento che rappresenti un eccesso. Tutto ciò che va ben oltre lo spuntino, infatti, impegna la digestione degli alunni con conseguenze significative sulle prestazioni scolastiche e per l’eccessivo apporto calorico.
Uno spuntino equilibrato e non troppo abbondante è importante anche per non togliere l’appetito del pranzo, così da permettere a bambini e ragazzi di mangiare un pasto completo anche a scuola, riducendo eventuali sprechi.
«Se al posto dello spuntino leggero il bambino insiste per avere altri cibi – spiega Morino – sono necessari mediazione e buon esempio. Episodicamente, infatti, possono essere proposte merende più sostanziose, ma ciò comporta unamaggiore attenzione ai menù di pranzo e cena che dovranno essere più contenuti. In linea di massima, per i bambini più piccoli sono fondamentali le indicazioni della mamma che potrebbe indirizzare le scelte alimentari del figlio, assicurando varietà e corretta quantità, coinvolgendolo nella preparazione dello spuntino in maniera giocosa puntando su colori e forma degli alimenti (macedonia-party)».
Più complesse le strategie pro-spuntino sano da utilizzare con gli adolescenti che non considerano più la famiglia o gli insegnanti come unici modelli di riferimento. In questi casi può risultare utile differenziare maggiormente le proposte alimentari, magari attraverso l’inserimento – presso le zone ristoro – di un più ampio ventaglio di cibi a basso contenuto di grassi.
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